
La scuola Romolo Balzani a settembre non riaprirà: le esplosioni all’impianto Gpl di via Dei Gordiani hanno provocato danni consistenti, crolli e lesioni vicino ai pilastri. Mentre il Comune ha istituito una cabina di regia con 7 assessorati per riqualificare il plesso e mettere in sicurezza tutta l’area - dove sono ancora evidenti le conseguenze dello scoppio - il comitato dei Genitori dell’istituto comprensivo Simonetta Salacone ha organizzato, insieme ai residenti, un’assemblea pubblica giovedì 9 luglio. «Non parlate di casualità: questa era una tragedia annunciata» dicono al microfono durante l’incontro e ricordano la loro decennale battaglia, sostenuta anche dal V municipio, per chiedere di delocalizzare sia l’impianto di carburante che quello dei rifiuti adiacente alla scuola.
La bonifica di tutta l'area, la riqualificazione della scuola resa inagibile dall'esplosione e la chiarezza, in termini di responsabilità, su quanto è accaduto. Sono le principali richieste del comitato Genitori.
«Questa non è una strage scampata, qui la strage c'è stata: una scuola che stava per saltare in aria è una strage chiara», ha ribadito Marco Capolupo a margine dell'assemblea. Inoltre «vogliamo chiarezza totale sull'avvenimento: l'errore umano, se c'è stato, è una concausa: il problema principale è che l'impianto Gpl fosse lì a due passi dalla scuola», ha aggiunto il papà. «Siamo preoccupati in primis per la salute dei nostri bambini», ha poi detto una mamma mentre un bambino ha appeso al cancello dell'istituto un suo disegno: «Vogliamo tornare nella nostra scuola», si legge.
Intanto il V municipio si sta occupando di trovare una nuova collocazione ai 37o alunni del plesso che saranno trasferiti per il tempo necessario nelle altre scuole del quartiere Villa De Sanctis e di via Casilina. «Per loro sarà disponibile il servizio navetta», ha fatto saper il presidente Mauro Caliste.
«Vogliamo rassicurare tutti che a settembre i bambini potranno tornare a scuola e continuare il loro percorso pedagogico in un contesto scolastico». Nei prossimi giorni «provvederemo ad attrezzare le aule con i banchi e le sedie», ha aggiunto il presidente che ha spiegato quali saranno le prossime azioni del Comune: «Il dipartimento Lavori Pubblici sta provvedendo a redigere una prima stima dei costi», inoltre «sono state effettuate indagini del sottosuolo». Infine «nell'assestamento di bilancio di luglio verranno stanziate tutte le risorse necessarie per riqualificare la scuola», ha spiegato Caliste.
La rimozione dei detriti, le verifiche delle alberature pericolose dopo le esplosioni e l'incendio, il ripristino dell'illuminazione pubblica, il controllo delle case comunali e i primi interventi al centro sportivo Villa De sanctis sono alcune delle attività in corso predisposte dalla cabina di Regia voluta dal Campidoglio e dal V municipio. Al primo incontro di martedì 8 luglio ne seguiranno altri «al fine di monitorare con puntualità lo stato di avanzamento degli interventi e assicurare un costante supporto ai cittadini coinvolti», ha dichiarato l'assessore capitolino alle Periferie Pino Battaglia che ha aggiunto: «Insieme al sindaco Gualtieri e a tutta la Giunta vogliamo continuare a garantire tutto il supporto necessario alle famiglie coinvolte e lavorare per restituire al più presto sicurezza e serenità a tutto il quartiere, senza lasciare indietro nessuno».

Disegni sul cancello della scuola
Mentre la magistratura indaga sulle esplosioni, la cittadinanza, riunita dal comitato dei Genitori, ha convocato una nuova assemblea pubblica per lunedì 14 luglio alle 18 a casale Garibaldi. Tra l'altro, i residenti e gli attivisti chiedono «ristori per le abitazioni disastrate» e «uno spazio di confronto permanente» con le istituzioni che si occuperanno degli interventi di riqualificazione.
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