
(Foto di Camilla Palladino)
«Qui mi sento come a casa». Con queste parole Emanuela, una delle ospiti della Stazione di Posta in via del Casaletto, ha accolto il sindaco Roberto Gualtieri per l'inaugurazione delle due nuove strutture aperte nel XII municipio. Si tratta di una Stazione di Posta e una Housing First, ricavate all'interno di un edificio di competenza del dipartimento Politiche sociali, completamente riqualificato per accogliere senza dimora, migranti, richiedenti asilo, donne vittime di violenza, padri separati, persone con problemi di salute o dipendenze, oltre a nuclei familiari e persone fragili dimesse dagli ospedali.
A tagliare il nastro insieme al primo cittadino, nel pomeriggio di mercoledì 26 novembre, l'assessora capitolina alle Politiche sociali e salute Barbara Funari e il presidente del XII municipio Elio Tomassetti. Attualmente tutte le ospiti di via del Casaletto sono donne, di cui una mamma con tre bambini sfrattata nei giorni scorsi.
Le due strutture appena inaugurate non sono le uniche previste dall'amministrazione. Sono 18 gli interventi finanziati con circa 16 milioni di euro di fondi Pnrr, tra Stazioni di Posta e Housing First, che saranno pienamente operativi entro la fine dell’anno. Una è già aperta in via Baldassarre Longhena, sempre nel XII municipio. Così la capacità di accoglienza per persone in condizioni di grave marginalità aumenterà di 220 posti. Il piano, promosso dall’assessorato e dal dipartimento alle Politiche sociali, punta a superare il modello emergenziale del passato e costruire percorsi di autonomia, inclusione e reinserimento sociale.
«Oggi non inauguriamo solo uno spazio ristrutturato e dei servizi - ha detto Gualtieri - ma un nuovo modello di presa in carico, capace di superare la logica emergenziale e frammentata del passato. Qui le persone non trovano soltanto accoglienza, ma costruiscono percorsi di autonomia e dignità, con la possibilità di un reinserimento sociale». Il sindaco ha anche ricordato come il progetto sia stato realizzato grazie alle risorse del Pnrr e attraverso la coprogettazione con il terzo settore: «È un lavoro di squadra tra dipartimento Sociale, municipio, Roma Capitale e realtà che operano ogni giorno accanto alle fragilità. Vogliamo una città sempre più capace di accogliere, includere e sostenere».
La differenza tra Stazione di Posta e Housing First l'ha spiegata Funari: «La Stazione di Posta accoglie persone più fragili, spesso dimesse dagli ospedali, ha un'assistenza h24 ed è dedicata a persone che hanno bisogno di uno spazio tranquillo, con l'assistenza giusta, anche qualificata in termini di assistenti sociosanitari. La Housing First prevede un'accoglienza nella modalità “casa” per persone autosufficienti, ma che spesso hanno un problema abitativo, un problema di lavoro. Attraverso questo modello, che è accoglienza ma anche casa, pensiamo e vogliamo aiutare persone a rimettersi in gioco per un nuovo futuro», ha raccontato l'assessora. Poi ha illustrato nel dettaglio le caratteristiche delle due nuove strutture: «La Stazione di Posta offre 10 posti letto, stanze condivise, bagni e docce accessibili, cucina e operatori sempre presenti. La Housing First dispone invece di 10 stanze singole che garantiscono privacy e indipendenza, ospitando persone sole o, quando necessario, nuclei familiari».
Il minisindaco Tomassetti ha infine sottolineato il cambio di paradigma introdotto dall'amministrazione capitolina: «Siamo di fronte a un cambiamento importantissimo, voluto dal sindaco, dall’assessorato e dai municipi. Inauguriamo una stazione di posta per le persone più fragili senza fissa dimora e una Housing First qui, mentre un’altra è già attiva in via Longhena 98, in un immobile messo a disposizione dal municipio». Il presidente ha poi valorizzato il metodo scelto: «Abbiamo utilizzato il codice del terzo settore, la coprogrammazione e la coprogettazione con gli enti che conoscono a fondo il territorio. È un passo avanti decisivo in un periodo storico difficilissimo per le nostre città».
I progetti attivi nella sede di via del Casaletto sono promossi dall’assessorato e dal dipartimento alle Politiche sociali e alla salute del Campidoglio, in collaborazione con Programma Integra SCS, la Cooperativa Sociale San Saturnino Onlus e il Centro per l’Autonomia Michele Iacontino. Le due strutture, complementari tra loro, offrono accoglienza, accompagnamento e sostegno personalizzato a persone che stanno ricostruendo la propria autonomia, con un approccio integrato e multidisciplinare.
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