Roma, 4 dicembre 2025
Cronaca di Roma

San Saba, è stata abbattuta l'antenna 5G di Iliad. I cittadini: «Una vittoria contro lo strapotere delle multinazionali»

L’antenna di via Federico Zuccari era stata contestata fin dalla sua installazione per evidenti irregolarità

di Anita ArmeniseULTIMO AGGIORNAMENTO 4 mesi fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Una giornata da ricordare per il quartiere San Saba e per tutti i comitati cittadini che da esattamente un anno lottano contro l’installazione selvaggia di antenne e il conseguente inquinamento da elettrosmog. Si sono conclusi lunedì i lavori di rimozione dell’antenna di telefonia mobile installata dalla Iliad in via Federico Zuccari 2. Una vittoria che il Comitato No antenne a San Saba ha definito «una conquista della giustizia contro lo strapotere delle multinazionali della tecnologia».

L’antenna era stata contestata fin dalla sua installazione per evidenti irregolarità. La Srb era stata infatti posizionata vicino a una preesistente sul medesimo edificio, senza un'adeguata autorizzazione.

San Saba, la cronaca della battaglia legale

Dopo numerose sollecitazioni e un esposto alla procura della Repubblica, il comitato aveva ottenuto dall’assessorato all’Urbanistica del Campidoglio l’annullamento in autotutela dell’autorizzazione concessa a Iliad per l’installazione della seconda antenna, con un provvedimento del 10 settembre 2024.

Nonostante il ricorso al Tar da parte di Iliad contro il comune di Roma, la natura abusiva dell’installazione era stata confermata. In seguito alla pronuncia del tribunale amministrativo, il municipio aveva poi emesso la determinazione dirigenziale del 12 maggio 2025, imponendo la demolizione dell’antenna e il ripristino dello stato dei luoghi entro 60 giorni. I lavori di rimozione da parte di Iliad sono cominciati il 4 luglio e si sono conclusi lunedì, 7 luglio.

«Abbiamo vissuto un momento di grande soddisfazione – dichiarano dal comitato – vedere l’antenna smantellata è il simbolo di una battaglia di civiltà portata avanti da cittadini determinati. È un esempio per tutti i comitati romani che si stanno mobilitando contro il silenzio-assenso e la mancanza di una pianificazione urbanistica per le Srb».

La lotta continua

Nel corso dell’incontro pubblico del 24 giugno scorso, promosso dal I municipio, i consiglieri municipali Yuri Trombetti, Claudia Santoloce e Daniela Spinaci si sono impegnati pubblicamente a riportare in aula – a settembre 2025 – il piano di localizzazione delle antenne, e a istituire un tavolo tecnico di confronto tra il Coordinamento No antenne, che riunisce oltre 20 comitati di quartiere romani, e l’assessora capitolina alle Attività Produttive, Monica Lucarelli. Ma, fanno sapere i comitati, «nonostante le numerose richieste, l’assessora non ha ancora dato alcun riscontro ufficiale».

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