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Anita Armenise

San Saba contro antenna 5G, il Comune dà ragione ai residenti

Ieri pomeriggio è arrivato dal Comune un provvedimento di autotutela, con cui l'amministrazione corregge il proprio operato e di fatto blocca le autorizzazioni della rete di telefonia mobile Iliad

antenna 5g

La protesta dell'Aventino contro l’installazione di una seconda antenna 5G in via Federico Zuccari, nel rione San Saba, ha dato i suoi frutti. L'assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia, lo scorso 17 luglio, aveva accettato di verificare le procedure che sono state seguite per l'approvazione dell'installazione dell'antenna, «eccessivamente semplicistiche» secondo i residenti. Ieri pomeriggio è arrivato dal Comune un provvedimento di autotutela, con cui l'amministrazione corregge il proprio operato e di fatto blocca le autorizzazioni della rete di telefonia mobile Iliad.


Antenna 5G, il provvedimento di autotutela

Si legge nel provvedimento «l’avvio del procedimento finalizzato all’annullamento in autotutela del suddetto provvedimento tacito di autorizzazione per violazione di legge» in particolare del regolamento comunale che norma la localizzazione, l'installazione e la modifica degli impianti di telefonia mobile.


Infatti esiste una delibera che prevede che «può essere consentita la localizzazione degli impianti in altre aree solo se tutte le precedenti localizzazioni risultino impossibili, inidonee o insufficienti a garantire la copertura dei servizi (… omissis…)», e stando alle verifiche presentate dai residenti del condominio via Federico Zuccari 4 e dalla Rete Comune Inquilini Ater San Saba, nel rione esistono lotti rientranti nelle aree preferenziali, sia di proprietà comunale che di proprietà privata, idonei quindi a installazioni.


Insomma, tutt'altra procedura rispetto al criterio del silenzio-assenso grazie al quale l'azienda di telefonia ha ricevuto l'autorizzazione dall'Arpa e dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali, la cui approvazione risulta «viziata», secondo il provvedimento, per mancata o incompleta acquisizione delle informazioni e dei documenti necessari per valutare la situazione.


I comitati: "Siamo grati a Veloccia, noi non molliamo"

Soddisfatti i residenti, in pensiero per l'elettrosmog e per le sue ripercussioni sulla salute di grandi e piccoli, visto che l'antenna sorge a pochi metri da alcuni siti dichiarati sensibili dal I municipio che si trovano a pochi isolati dal civico discusso, come il parco di piazza Remuria, il Centro Astalli per rifugiati, il presidio Asl con pazienti psichiatrici e il Centro Anziani in largo Fioritto.


«Questo è un primo passo, la storia non è finita qui. Siamo riconoscenti all'assessore Veloccia. Il nostro obiettivo è la rimozione, ma noi non molliamo», afferma Carla Spaziani, presidente della Rete Comune Inquilini Ater San Saba.


Iliad: "Non rientra nella documentazione richiesta"

In sua difesa Iliad Italia S.p.a, durante la verifica delle procedure richiesta da Veloccia, aveva dichiarato di aver inoltrato la richiesta della presenza di aree preferenziali per l'installazione dell'incriminata antenna, ma aveva poi aggiunto che la sua istanza era rimasta in sospeso. Aveva infine concluso affermando di «non ritenere dovuta la dichiarazione sulla verifica della non esistenza di Aree preferenziali in quanto non rientrante tra la documentazione richiesta».









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