Roma, 27 agosto 2025
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Salute

Il 2024 è stato l'anno più caldo a Roma dal 1991. Gualtieri: «Più alberi e azioni concrete contro il clima che cambia»

Lo studio fotografa un anno segnato da eventi climatici estremi, con ben 36 notti torride – in cui la minima ha superato i 25 gradi – e oltre 50 giornate con temperatura percepita oltre i 45 gradi

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 14 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 5'

Il 2024 si conferma l’anno più caldo a Roma da oltre trent’anni, con una temperatura media giornaliera di 19,7 gradi, superiore di 2,5 rispetto alla media 1991-2020. Lo rivela il primo report sul clima nella Capitale, presentato in Campidoglio durante l'incontro «Ridurre l'impatto del caldo nei quartieri di Roma» alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e degli assessori capitolini Sabrina Alfonsi (all'Ambiente), Maurizio Veloccia (all'Urbanistica) eOrnella Segnalini (ai Lavori pubblici), e il direttore dell'ufficio Clima del Campidoglio Edoardo Zanchini. Lo studio, basato su rianalisi ad altissima risoluzione del Cmcc (il Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici), fotografa un anno segnato da eventi climatici estremi, con ben 36 notti torride – in cui la minima ha superato i 25 gradi – e oltre 50 giornate con temperatura percepita oltre i 45 gradi.

Alcune azioni del Piano caldo del Campidoglio

«Non siamo più di fronte a eccezioni», ha commentato il primo cittadino. «È un trend strutturale e l’adattamento climatico diventa una priorità per la città. Abbiamo un tasso di mortalità da caldo più basso rispetto ad altre metropoli, ma non possiamo fermarci». Per fronteggiare il surriscaldamento urbano, l’amministrazione capitolina ha avviato un Piano caldo articolato su più fronti: dalla prevenzione al potenziamento delle infrastrutture, fino a interventi strutturali nei quartieri più vulnerabili. «Stiamo lavorando per offrire soluzioni concrete: rifugi climatici, climatizzazione in scuole e centri anziani, accesso gratuito a piscine (ad oggi 18 strutture comunali, ndr) e soggiorni al mare per over 70 e fragili», ha spiegato Gualtieri. «Inoltre – ha aggiunto – stiamo intervenendo sulla rete urbana: manutenzione straordinaria delle 340mila caditoie, due nuove opere idrauliche fondamentali a Magliana e Malafede, e la sostituzione dell’asfalto scuro con materiali riflettenti nei marciapiedi».

La forestazione urbana contro il clima che cambia

Una parte centrale della strategia è affidata alla forestazione urbana. «L’obiettivo è piantare un milione di nuovi alberi. Ne abbiamo già messi a dimora decine di migliaia per contrastare l’effetto isola di calore e migliorare la qualità dell’aria», ha detto il sindaco. L’assessora Alfonsi ha ricordato che «negli ultimi due anni il caldo ha causato oltre 100mila morti in Europa. Servono politiche urbane strutturali: a Roma abbiamo già piantato 115mila piante forestali, altre 513mila arriveranno, insieme a 30mila alberi tra parchi e strade dal 2021. E stiamo realizzando 9 micro-foreste didattiche con il progetto “Foreste Roma”». A questo si aggiungono i cinque parchi d'affaccio sul Tevere realizzati per il Giubileo, e i progetti partiti per realizzare21 nuovi parchi, per una spesa di 63 milioni di euro, all’interno del progetto di 100 nuovi parchi per Roma.

Le azioni di prevenzione

Contro il caldo il Campidoglio sta inoltre adottando una serie di iniziative, a partire dalla prevenzione, sia con la comunicazione ai cittadini ma anche con la realizzazione di una serie di iniziative: fra queste la messa in funzione di cinque tende mobili, con il rafforzamento del lavoro delle unità di strada attraverso l’organizzazione di 8 camper giubilari, l’istituzione di un numero verde (80095774) per chiedere teleassistenza e telecompagnia. Per i minori sono stati finanziati centri estivi organizzati dai municipi, oltre alle gite a Castel Gandolfo. Iniziative a cui si somma il tradizionale pranzo di Ferragosto.

Il rafforzamento di infrastrutture e servizi

Per il rafforzamento della rete delle infrastrutture e dei servizi, le fontanelle pubbliche a Roma sono aumentate (attualmente i nasoni sono 3278), così come le Case dell’acqua di Acea, arrivate a 64 di cui 11 realizzate con i fondi del Giubileo. È stata creata la nuova App Acquea in tre lingue con la localizzazione dove trovare acqua potabile e gratuita. Rientra in questo intento il rafforzamento delle pensiline dei bus sul territorio. In tutto ne verranno istallate 435 tra centro e periferie. Sono invece 90 gli asili dove è in corso l’installazione di impianti di raffrescamento, con un investimento di 1,5 milioni di euro, per garantire che siano accoglienti e freschi gli spazi che anche a giugno e luglio sono frequentati dai bambini. È stato esteso il numero delle strade oggetto di lavaggio da parte di Ama con l’obiettivo di raggiungere i 12mila chilometri al mese. A questo scopo sono state acquistate 10 autobotti per l’attività di lavaggio strade, di cui 3 già operative. Inoltre, negli ultimi due mesi sono stati lavati e igienizzati circa 18mila contenitori, ossia oltre il 40 per cento delle postazioni stradali.

La risposta alle polemiche sugli alberi secchi appena piantati

Alle critiche emerse sui social circa l’essiccazione di alberi appena piantati, il primo cittadino ha replicato con ironia: «Vedo video di alberi secchi e polemiche sui social. Ma se non avessimo piantato nulla, non ci sarebbe neanche un albero secco da filmare. Il fatto che ci siano alberi è una buona notizia». Gualtieri ha poi chiarito che il tasso annuo medio di mortalità delle nuove piantumazioni, secondo la letteratura scientifica, varia tra il 3 per cento e il 10 per cento, con punte fino al 15 per cento nelle grandi città come Roma, soggette a traffico e isole di calore. «Noi siamo intorno al 5 per cento, un ottimo risultato», ha sottolineato.

La smentita sugli abbattimenti di via Gregorio VII

Il sindaco ha infine smentito una delle polemiche più recenti: quella sull’abbattimento di alberi in via Gregorio VII per fare spazio alla tranvia. «È una bufala elettorale», ha detto. «Non c’è alcun abbattimento previsto, salvo alcuni esemplari malati in altre zone della città che rischiano di crollare e devono essere rimossi». Roma, dunque, si prepara a un futuro sempre più caldo con una strategia multilivello che punta a rendere la Capitale più verde, più resiliente e più vivibile.

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