Non semplici mobili, ma vere e proprie strutture di protezione in grado di salvare vite. Alla tredicesima edizione della Maker Faire Rome – The European Edition, dal 17 al 19 ottobre 2025 al Gazometro Ostiense, lo Ied (Istituto Europeo di Design) presenta una collezione di arredi antisismici nati da ricerca, innovazione e responsabilità civile.
Gli studenti del corso di Product Design hanno lavorato con il Cnr-Ibe (Istituto per la Bioeconomia del Consiglio Nazionale delle Ricerche) sviluppando tavoli, letti, armadi, scrivanie e banchi scolastici capaci di resistere al crollo delle macerie. L’ispirazione arriva dal sistema LifeShell, basato su pannelli in legno X-Lam, che consente di trasformare un arredo comune in un rifugio immediato.
Non solo resistenza meccanica, ma anche attenzione alla sfera emotiva: alcuni prototipi integrano sistemi visivi e sonori di comunicazione d’emergenza, riducendo panico e isolamento. Altri includono contenitori multi-accesso per kit di primo soccorso e acqua, pensati per ambienti scolastici e pubblici.
Allo stand dello Ied sarà installata una pedana vibrante capace di simulare un sisma: i visitatori potranno testare la resistenza dei modelli stampati in 3D, guidati da studenti e docenti. «Abbiamo chiesto agli studenti di progettare oggetti capaci di salvare vite, partendo dagli oggetti più ordinari - spiega il docente Mauro Del Santo -. Questo è molto più di un esercizio didattico: è un atto di responsabilità civile».
Tra i prototipi in mostra, ArchiSafe di Giovanni Iannone, Eraclea La Rocca e Vittoria Trizzino, tavoli modulari per ufficio resistenti a forti sollecitazioni. Firefighter Shelf, di Julia Schmid, Valerio Rondoni e Alessandro Randazzo, pensato per le caserme dei pompieri, integra spazi per kit d’emergenza. In ambito scolastico, Pesos di Pietro D’Orazi e Sofia Schirrmeister reinterpreta il banco come rifugio collaborativo.
Per biblioteche e spazi pubblici nasce la Serie MNM di Nicolò Frabetti, Massimo Gentile e Manuel Pacelli, che sfrutta lo spessore minimo dell’X-Lam unendo robustezza e stile contemporaneo. Infine, gli accessori d’emergenza di Samuele Armenia includono contenitori intelligenti, lampade con batteria e ganci con fischietti, utili in caso di evacuazione o blackout.
Il valore del progetto risiede anche nella sua filosofia open-source: nessun brevetto, nessuna licenza, i prototipi possono essere riprodotti da scuole, comuni o aziende. «È un approccio etico e aperto, oltre che tecnico - sottolinea Marco Fellin del Cnr-Ibe -. Condividere conoscenza, soprattutto quando può fare la differenza tra la vita e la morte, è un atto necessario».
In un panorama in cui «innovazione» è spesso sinonimo di digitale, lo Ied propone un design umano, accessibile e resistente, che parte dalle necessità quotidiane per rispondere a sfide globali come la sicurezza sismica. Alla Maker Faire Rome 2025 anche un tavolo può diventare un rifugio, e il design può trasformarsi in concreta protezione.
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