
Secondo il report 2025 «La violenza contro le donne, dentro e fuori la famiglia» dell’Istat, il 63,8% degli stupri è opera di partner, soprattutto ex (59,1%), mentre solo il 6,9% è attribuito a estranei. I rapporti sessuali non desiderati, ma subiti per paura delle conseguenze, seguono lo stesso schema. I tentati stupri, oltre che da ex partner (29,9%), provengono in larga parte da conoscenti (24,1%), amici (13,4%) ed estranei (17,2%).
Nel 2025 è stata rilevata per la prima volta una forma di stupro avvenuta quando la vittima era drogata o sotto effetto di alcool: riguarda l’1% delle donne ed è riconducibile soprattutto a ex partner (38,9%), conoscenti (35,3%), amici (23,4%) e sconosciuti (8,3%).
Le violenze subite variano per gravità: dalle molestie fisiche ai tentativi di strangolamento, fino agli stupri o tentati stupri. In totale, 6,4 milioni di italiane hanno subito almeno una volta violenze fisiche o sessuali. Il 19,2% delle donne ha subìto molestie sessuali, e nel 58,7% dei casi l’autore era uno sconosciuto.
La violenza è presente sia all’interno della coppia, sia al di fuori: il 12,6% delle donne con partner ha subìto violenze dal compagno attuale o precedente, mentre il 26,5% da altri uomini come conoscenti, amici o estranei.
Gli ex partner risultano responsabili di violenze fisiche o sessuali nel 18,9% dei casi. Le donne attualmente in coppia subiscono violenza dal partner nel 2,8% dei casi. È rilevante anche la quota di chi ha subito violenze sia da partner sia da altri uomini (6,6%), con circa un terzo delle vittime che ha subito sia violenze fisiche che sessuali.
Nel 45,9% dei casi le donne hanno lasciato il partner proprio a causa delle violenze, mentre nel 26,3% questo è stato solo uno dei motivi della separazione.
Confrontando il 2025 con il 2014 emerge un aumento significativo delle violenze tra le donne di 16-24 anni, dal 28,4% al 37,6%. L’incremento riguarda in particolare le violenze sessuali, salite dal 17,7% al 30,8%, mentre le violenze fisiche mostrano variazioni meno accentuate. Andamenti simili si registrano anche tra le studentesse.
Secondo l’Istat, la violenza rimane in larga parte sommersa: solo il 13,3% delle donne ha denunciato almeno una delle violenze subite. Le denunce sono particolarmente basse per i partner attuali (3,8%), mentre sono più frequenti per gli ex partner (19,1%) e nei casi di stupro.
Molte vittime non condividono l’esperienza con nessuno: il 22,5% non ha mai parlato della violenza subita, percentuale che sale al 37,8% tra le vittime con partner violento ancora in casa.
Diminuisce la gravità delle ferite riportate rispetto al 2014, ma aumenta la consapevolezza del reato subito. Il 36,3% riconosce la violenza del partner come reato, contro il 30,1% del 2014. Raddoppiano inoltre le richieste di aiuto ai Centri antiviolenza e ai servizi specializzati, passando dal 4,4% al 8,7%.
Resta invece stabile la quota di chi denuncia e cala la soddisfazione nei confronti delle forze dell’ordine: dal 48,7% al 38,2%. Il 55,1% delle vittime chiede azioni più decise contro il responsabile, il 44,6% ritiene necessario l’allontanamento del violento dalla casa, mentre tutte concordano sull’importanza di essere indirizzate verso strutture specializzate.
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