Roma, 7 ottobre 2025
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Roma prima in Italia per la sharing mobility, ma dal 7 gennaio stop di un mese a bici e monopattini

Per la prima volta la Capitale supera Milano per numero di noleggi. Ma dopo il Giubileo potrebbe scattare una sospensione dei servizi per le troppe violazioni al regolamento comunale

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 1 ore fa - TEMPO DI LETTURA 5'

Roma conquista il primato italiano nella mobilità condivisa, ma rischia di restare ferma per un mese. Secondo la nona indagine nazionale sulla sharing mobility, realizzata dall’osservatorio sostenuto dai ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti insieme alla fondazione Sviluppo sostenibile, la Capitale nel 2024 ha superato Milano per numero complessivo di noleggi, toccando quota 13,2 milioni di operazioni contro i 12,6 milioni del capoluogo lombardo.

Monopattini e biciclette

A trainare la crescita sono soprattutto monopattini e biciclette, che da soli rappresentano l’84 per cento del totale: 8,7 milioni di noleggi per i primi e 2,4 milioni per le seconde, pari a 11,1 milioni di corse complessive. A Roma un monopattino percorre in media 2,3 chilometri in 13 minuti, mentre una bici viaggia per 2,4 chilometri in 14 minuti, segno di un uso quotidiano e urbano, spesso legato al cosiddetto «ultimo miglio».

La città italiana con la flotta più ampia

Il primato non riguarda solo l’utilizzo: con 13.500 monopattini in condivisione, Roma è oggi la città italiana con la flotta più ampia, seguita da Milano (6mila), Torino (4mila) e Palermo (2.280). Per altri mezzi, invece, la Capitale si colloca al secondo posto: 7mila biciclette elettriche contro le 10mila milanesi, 1.156 motorini contro 1.836 e 2.158 auto rispetto alle 3.293 disponibili nel capoluogo lombardo.

Cresce la domanda, ma si riduce l'offerta

Un risultato che si inserisce in un contesto nazionale in chiaroscuro: se da un lato la domanda cresce, con 50 milioni di noleggi nel 2024 e una proiezione di 60 milioni per il 2025 (uno per ogni italiano), dall’altro si riduce l’offerta. I veicoli in sharing sono diminuiti del 15 per cento in due anni, i servizi attivi del 26 per cento, e gli operatori si sono ridotti a 35, quasi un quarto in meno rispetto al 2021. «Tanto più cresce la domanda di mezzi in sharing, tanto più daremo spazio – ha commentato il sindaco Roberto Gualtieri – ma vogliamo vedere scendere anche l’altro numero, quello dei veicoli privati».

Il rischio stop

Nonostante l’exploit nei dati, all’inizio del nuovo anno Roma potrebbe dover affrontare un brusco stop. Secondo quanto trapela dal Campidoglio, dal 7 gennaio bici e monopattini in sharing potrebbero essere sospesi per trenta giorni consecutivi. La misura deriverebbe dall’accumulo di sanzioni per circa 30mila euro al mese da parte dei tre principali operatori – Lime, Dott e Bird – per presunte violazioni del regolamento comunale sui limiti di circolazione e parcheggio dei mezzi.

Il provvedimento, che sarebbe già stato predisposto ma rinviato alla fine del Giubileo per evitare disagi a turisti e pellegrini, rischia ora di interrompere per un mese intero uno dei servizi più utilizzati della Capitale, proprio nel momento in cui Roma è diventata il simbolo nazionale della mobilità condivisa.

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