
(Foto di archivio di Camilla Palladino)
Un tavolo straordinario per affrontare l’emergenza. Si è riunito nella mattinata di venerdì 21 novembre il tavolo congiunto convocato dalla Regione Lazio in collaborazione con Roma Capitale per affrontare gli effetti dei crolli avvenuti nella Torre dei Conti, un episodio che sta mettendo in seria difficoltà decine di attività economiche e i loro dipendenti. All’incontro hanno partecipato associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, in un clima descritto come costruttivo e improntato alla massima collaborazione istituzionale.
L’assessora capitolina alle Attività produttive, Pari opportunità e Attrazione investimenti, Monica Lucarelli, ha chiarito da subito l’obiettivo del confronto: «Il tema non riguarda soltanto le attività che hanno dovuto chiudere a causa dell’ordinanza, ma anche tutte le altre imprese che stanno subendo un impatto economico significativo. La priorità è proteggere lavoro, reddito e stabilità di un comparto che rischia di perdere personale qualificato». Una fotografia che conferma come la situazione stia producendo effetti a catena su tutto il tessuto produttivo della zona.
Durante il dibattito è emerso un problema particolarmente sentito da imprenditori e sindacati: la difficoltà nel trattenere lavoratrici e lavoratori con competenze costruite negli anni. Le realtà a conduzione familiare risultano tra le più vulnerabili, poiché prive di strutture alternative in cui ricollocare il personale in caso di calo del fatturato. Il rischio, spiegano le parti coinvolte, è quello di perdere figure professionali preziose e difficili da sostituire.
Un ulteriore elemento critico riguarda la sostenibilità degli ammortizzatori sociali. In molte attività dell’area – soprattutto nel settore della ristorazione – la retribuzione dei dipendenti è significativamente integrata dalle mance, che in alcuni casi arrivano a raddoppiare il reddito mensile. In questo contesto, gli strumenti ordinari di sostegno al reddito rischiano di non essere adeguati a garantire la continuità occupazionale.
Per delineare con precisione la portata del problema, Regione Lazio e Roma Capitale hanno richiesto alle associazioni di categoria una scheda tecnica per ciascuna attività coinvolta. Le istituzioni puntano a costruire un quadro il più possibile completo della situazione, condizione necessaria per definire misure mirate e realistiche.
Il tavolo tornerà a riunirsi tra quindici giorni, quando saranno disponibili i primi aggiornamenti sui lavori di messa in sicurezza, il cui avvio è previsto per la prossima settimana. In quella sede verranno valutate le prime proposte di intervento, elaborate sulla base dei dati raccolti.
L’assessora Lucarelli ha ribadito l’impegno delle istituzioni nel garantire un sostegno costante: «Questo è un lavoro che richiede responsabilità, ascolto e coordinamento. Le istituzioni ci sono e continueranno a esserci, insieme alle imprese e ai sindacati. L’obiettivo è chiaro: non lasciare da soli né le attività economiche né chi ci lavora». Un messaggio che intende rassicurare un comparto provato e in attesa di misure concrete.
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