Tra le rovine di Gaza due ragazzi si fanno largo nella polvere e tra i resti dei palazzi crollati. Uno di loro sventola due bandiere. Quella palestinese e quella italiana. Le alza al cielo, fianco a fianco, in un gesto di riconoscenza. Il video, condiviso dal giornalista Yousef Alhelou, è accompagnato da una scritta: «Palestine sees you Italy – Thank you and thanks to all nations around the world for your solidarity and support». In italiano: «La Palestina ti vede, Italia – Grazie a te e a tutte le nazioni del mondo per la vostra solidarietà e il vostro sostegno».
In sottofondo risuona Figli della stessa rabbia della Banda Bassotti, storico gruppo romano che da decenni accompagna con le proprie note le lotte popolari e antifasciste. Una scelta non casuale, che richiama l’idea di resistenza e unità tra i popoli.
Il filmato, diventato virale in poche ore, è stato poi rilanciato dal profilo ufficiale del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che lo ha condiviso su X. «Il Tricolore sventola anche a Gaza. Segno di riconoscenza e gratitudine nei confronti di quello che ha fatto e farà l’Italia. Viva la pace!», scrive il ministro, che ha interpretato, erroneamente, il video come un segno di gratitudine verso l’azione diplomatica italiana nella crisi mediorientale.
Il filmato, infatti, era stato pubblicato diverse ore prima da un account internazionale pro-palestinese con una didascalia dal toni ben diversi: «La Palestina vi guarda, Italia, e grazie per esservi sollevati coraggiosamente contro il vostro governo».
Il video era infatti un ringraziamento ai cittadini italiani che negli ultimi giorni sono scesi in piazza in tutto il Paese per manifestare contro la linea del governo Meloni sulla guerra a Gaza, non un elogio alle sue politiche. Le stesse piazze che Tajani e altri esponenti dell’esecutivo avevano definito «strumentalizzate».
L'ultima manifestazione a Roma è stata mercoledì, quando oltre seimila persone hanno sfilato dal Colosseo a piazzale Ostiense per chiedere libertà per Gaza e per sostenere la Sumud Flotilla, bloccata poche ore prima della protesta in acque internazionali dalla marina israeliana. Mentre per oggi è previsto un incontro, alle 18:30, ai Giardini di piazza Vittorio che riunirà gli «equipaggi di terra e di mare».
Nonostante questo, il post del ministro è rimasto online per ore, raccogliendo centinaia di commenti, molti dei quali ironici o critici, che sottolineavano la gaffe.
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