Otto italiani su dieci dichiarano di ritenere importante spostarsi con forme di mobilità alternative, ma oltre tre quarti continua a preferire l’automobile. Un segnale che il percorso verso un futuro più sostenibile è ancora lungo.
Torna così «Urban Award 2025». Il premio - presentato nella sede dell'Anci in via dei Prefetti - dedicato alle amministrazioni locali che hanno saputo introdurre progetti innovativi di ciclabilità, trasporto integrato e «mobilità dolce».
Negli anni «Urban Award» si è affermato sempre più come un «termometro dei progressi compiuti dai comuni», misurando lo stato della mobilità sostenibile in Italia e valorizzando esperienze locali capaci di incidere concretamente sulla qualità della vita urbana. Dal Nord al Sud sono emersi progetti replicabili, come la Bicipolitana di Pesaro, il Ciclobus di Segrate e il piano Smart Move di Genova.
«La mobilità sostenibile è prima di tutto una questione di salute pubblica - spiega Ludovica Casellati -. I comuni che investono seriamente in questo settore dimostrano di avere cura del benessere dei propri cittadini. Dalle iniziative come bike to school e piedibus - puntualizza -, fino alle moderne soluzioni di intermodalità e sharing mobility, ogni progetto che riduce la dipendenza dall’automobile rappresenta un investimento nella salute collettiva e nella tutela dell’ambiente».
Secondo l’ultima indagine commissionata da Eco Festival, l’indice della mobilità sostenibile si attesta oggi al 66%, in aumento rispetto a settembre. Più virtuose le donne (67%), i giovani tra i 18 e i 34 anni (68%) e i residenti nei centri sopra i 30.000 abitanti. Nonostante la crescita, l’Italia resta indietro rispetto ad altri Paesi europei.
Sul fronte del trasporto ferroviario, il 30% della popolazione lo utilizza abitualmente e quasi la metà valuta positivamente l’integrazione con altri mezzi. Restano però richieste una maggiore accessibilità alle stazioni, un migliore coordinamento degli orari e una bigliettazione unificata. Gli intervistati indicano come leve decisive sostegni economici più incisivi e l’ampliamento della rete di trasporto pubblico.
Solo un italiano su tre giudica sufficienti gli incentivi attuali.
A valutare i progetti in gara sarà una giuria con esperti provenienti dal mondo delle istituzioni, dell’informazione, della tv,e della ricerca. Tra loro Marino Bartoletti, giornalista, lo show-man ciclista Vittorio Brumotti, e rappresentanti di Anci, Ispra, Legambiente, Ancma, oltre a giornalisti del Tg1, di Rai Isoradio, Il Sole24Ore e Radio Montecarlo.
«Promuovere una mobilità sostenibile significa investire concretamente nel futuro delle nostre città e nel benessere delle persone - spiega Vittorio Brumotti -. Per me, che da sempre vivo la bicicletta come simbolo di libertà e rispetto per l’ambiente, è un piacere valorizzare l’impegno dei comuni italiani. Ringrazio Intesa Sanpaolo per l’opportunità di portare la mia testimonianza e incoraggiare sempre più cittadini a scegliere la mobilità green».
Le candidature restano aperte fino al 30 ottobre 2025 e possono essere presentate dai sindaci o dai loro delegati. Saranno valutati non solo gli interventi infrastrutturali o organizzativi già realizzati o in corso, ma anche le iniziative di comunicazione e sensibilizzazione avviate dai comuni per incoraggiare cittadini e turisti a scegliere la mobilità sostenibile e intermodale.
La nona edizione, ideata da Ludovica Casellati, direttrice di Viagginbici.com e Luxurybikehotels.com, è promossa con Anci e sostenuta da Intesa Sanpaolo come Main Partner. La premiazione si terrà a Bologna a novembre, durante la 42esima Assemblea Nazionale Anci.
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