
Cambia volto piazza Venezia, snodo centrale della Capitale e cuore dei lavori per la futura stazione della linea C della metro. Da domenica 16 novembre entrerà in vigore una nuova configurazione della viabilità, che prevede l’istituzione del senso unico di marcia sotto Palazzo Venezia, con una durata prevista fino a luglio 2031.
La modifica si rende necessaria per consentire lo spostamento del cantiere della metro C dal lato del Palazzo delle Generali, dove proseguiranno le lavorazioni della seconda macrofase. Il nuovo assetto – presentato in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri, insieme all’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè e al comandante della polizia locale Mario De Sclavis – interesserà le vie adiacenti a piazza Venezia, via Cesare Battisti, piazza San Marco, via di San Venanzio, piazza dell’Aracoeli e piazza Santi Apostoli.
Il flusso dei veicoli provenienti da via del Corso e via Cesare Battisti e diretti verso piazza dell’Aracoeli e via del Teatro di Marcello dovrà percorrere obbligatoriamente via del Plebiscito e via d’Aracoeli, mentre chi arriva da via del Teatro di Marcello potrà continuare a transitare regolarmente su piazza Venezia in direzione via del Corso e via Cesare Battisti.
«Da domenica mattina ci sarà una nuova configurazione della viabilità: un senso unico sotto Palazzo Venezia e non più il doppio senso sul lato delle Generali. Questo assetto ci accompagnerà a lungo, fino a luglio 2031», ha spiegato il primo cittadino. «Ci saranno quindi due sensi unici al posto del doppio senso di marcia. I tempi di percorrenza non aumenteranno ma saranno uguali o migliori. Ci sarà una fluidificazione ulteriore del traffico e lo scorrimento sarà più rapido».
Sul fronte dei tempi di percorrenza, Gualtieri ha aggiunto: «C’è soltanto un allungamento, ma dovuto a una strada più lunga e non a un imbuto di traffico, per chi si sposta verso piazza Venezia provenendo da piazza Santi Apostoli. Se ci saranno problemi con la nuova viabilità faremo adattamenti, ma è da lunedì che potremo verificare gli effettivi tempi di percorrenza, considerando anche che c’è un tempo di adattamento da parte dei cittadini».
Il sindaco ha assicurato che i lavori della stazione stanno procedendo secondo i tempi: «I cantieri alla stazione Venezia stanno proseguendo rispettando i tempi previsti. I lavori dell’idrofresa si sono conclusi gettando i pannelli del futuro muro perimetrale della stazione fino a una profondità di 85 metri. Ora che si è conclusa la macro fase 1 bisogna spostare il cantiere sull’altro lato della piazza e lì l’idrofresa proseguirà lo stesso lavoro con l’aggiunta della prima porzione del solaio di copertura. Poi inizierà lo scavo dall’alto verso il basso, con grande attenzione alla quota archeologica intorno ai 20 metri».
«La consegna della stazione è prevista a settembre del 2033 ma stiamo lavorando per averla funzionale un po’ prima, prima dell’apertura del Giubileo del bimillenario della nascita di Gesù Cristo», ha aggiunto.
Gualtieri ha poi annunciato che l’obiettivo è quello di restituire ai romani «una piazza completamente rinnovata»: «Stiamo lavorando su un nuovo assetto successivo di piazza Venezia per il prossimo Giubileo. Stiamo studiando delle soluzioni perché non sia una rotonda. Prima del ’33 coinvolgeremo le menti migliori per avere una piazza che sia molto bella, non soltanto per la nuova stazione archeologica, ma anche sopra».
Il primo cittadino ha ricordato come «nella versione pre-cantiere la piazza era molto pericolosa per i pedoni e, nell’ampia parte centrale, praticamente inutilizzata. Pensiamo si possa utilizzare meglio, non sarà certo una sistemazione frettolosa».
Per quanto riguarda le visite pubbliche al cantiere, il sindaco ha spiegato che si terranno solo in una fase più avanzata dei lavori: «È ancora un momento complicato del cantiere, le visite hanno senso se sono sicure e se c’è qualcosa da visitare. Ci saranno fasi avanzate in cui la visita sarà più gratificante. Quando si andrà giù nella quota archeologica troveremo il modo, senza ostacolare i tempi del cantiere, di consentire la visita al pubblico, ma prima si deve raggiungere una situazione di stabilità e sicurezza».
L’assessore Patanè ha confermato che il cronoprogramma è rispettato: «Sulla stazione di piazza Venezia della Metro C entriamo nella seconda macrofase del cantiere, in tempi certi e in linea con il cronoprogramma. È la stazione che costa di più – non ce ne sono pari al mondo – perché è davvero difficile da realizzare, ma siamo perfettamente nei tempi. Sono terminate le paratie e il diaframma di stazione nella prima parte, ora nella seconda macrofase si terminerà la seconda parte del diaframma, grazie al lavoro di Roma Metropolitane, del Consorzio Metro C e di quanti stanno contribuendo».
Patanè ha anche reso nota la lista dei ritrovamenti archeologici emersi durante gli scavi: «Ecco cosa è stato ritrovato durante i lavori di scavo a piazza Venezia: una camera ipogea ottocentesca nel vecchio palazzo Bolognetta-Torlonia, le cantine dell’ex palazzo Paracciani-Nepoti, anche questo abbattuto, i ciottoli della via Flaminia Antica, un vaso contenente tre monete di bronzo datate XV secolo e i resti di alcuni impianti di lavorazione di vetro e calce di epoca romana».
Sul piano della sicurezza e della gestione del traffico, il comandante De Sclavis ha precisato: «Metteremo in campo non meno di 20 unità per turno con una sorveglianza senza soluzione di continuità e con cambi sul posto, almeno per i primi tempi. Tutto il quadrante sarà presidiato per le prime due settimane in modo costante e massiccio. È una grossa porzione del cuore di Roma, presa continuamente d’assalto da cerimonie e manifestazioni».
Nell’area di piazza Venezia verranno inoltre rimodulate le aree di sosta e i servizi di mobilità: quelle riservate ai veicoli in servizio di polizia, ai disabili, ai taxi e al carico-scarico merci, oltre alle fermate bus, attraversamenti pedonali e semafori, che saranno coordinati e centralizzati per migliorare la fluidità del traffico.
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