Roma, 3 ottobre 2025
Cronaca di Roma

Incendi a Fiumicino, a fuoco l’isola ecologica di Parco Leonardo e il cantiere della Liburna. Ieri altri roghi nel litorale

Il più vasto è in un deposito della ditta Paoletti Ecologia, a Parco Leonardo. Colonna di fumo nero visibile da chilometri. Strade chiuse e paura tra i residenti

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 1 mesi fa - TEMPO DI LETTURA 4'

Non c’è tregua per la zona di Fiumicino. La mattina del 7 luglio un nuovo incendio si è sviluppato nell’area di via della Corona Boreale, alle spalle del centro commerciale Da Vinci, a due passi da Parco Leonardo e non lontano dallo scalo aeroportuale. Il rogo ha coinvolto un deposito riconducibile alla ditta Paoletti Ecologia, già nota per servizi nel settore ambientale.

Una densa colonna di fumo nero ha iniziato ad alzarsi poco dopo le 9, visibile a chilometri di distanza, fino alla Roma-Fiumicino, a Maccarese e perfino in direzione sud-ovest della Capitale. Le fiamme sono divampate in un’isola ecologica, bruciando rifiuti e materiali di compostaggio.

In fiamme anche la tettoia di legno ed un magazzino del cantiere della Liburna, la riproduzione in legno a grandezza naturale di un'antica nave da guerra romana in completamento a Fiumicino. Il cantiere dell'opera, oggetto di visita di studiosi e scuole, si trova in via del Faro.

Le fiamme non hanno intaccato la riproduzione della nave romana lunga 33 metri. Sono andate, però, distrutte, le attrezzature necessarie alla lavorazione della nave, da anni in realizzazione da una famiglia di maestri d'ascia.

Questi due incendi arrivano dopo che già domenica 6 luglio altri due roghi avevano interessato la cittadina sul litorale. Il primo era arrivato a interessare un distributore Ip di via Portuense, prontamente salvato dall'intervento dei vigili del fuoco. Il secondo, invece, aveva interessato il quartiere Serpentara, a Roma, in un’area verde tra via Luigi Cimara e via Pian di Sco’.

Le fiamme in quel caso avevano lambito il liceo scientifico “Pacinotti” e la chiesa di Sant’Ugo, destando forte preoccupazione tra i residenti in un'area dove c'erano già stati altri roghi nelle scorse settimane.

Intervento immediato dei soccorsi, ma è allarme aria

L'intervento più imponente per i vigili del fuoco si è verificato all'incendio a Parco Leonardo. Qui pompieri, Protezione Civile e Polizia Locale di Fiumicino hanno subito disposto la chiusura temporanea di via Corona Boreale, sia all’altezza di via Idra che in prossimità del punto vendita Arcaplanet.

Secondo quanto riferito dal Comune di Fiumicino, le operazioni sono ancora in corso: si lavora per contenere il pericolo che le fiamme si estendano ad aree limitrofe, con particolare attenzione alla vicinanza con impianti civili e commerciali ad alta affluenza.

«Le fiamme hanno coinvolto un deposito riconducibile alla ditta Paoletti Ecologia nella località di Parco Leonardo, alle spalle del centro commerciale Da Vinci», ha comunicato ufficialmente il Comune.

Rogo visibile da chilometri: residenti preoccupati per i fumi

La paura tra i residenti è tornata alta. Dopo giorni in cui vari focolai di sterpaglie avevano già colpito la zona tra Parco Leonardo e via Portuense, la situazione di lunedì mattina ha riportato alla memoria i peggiori episodi degli ultimi anni.

Molti abitanti riferiscono odori acri e irritazione alle vie respiratorie. Alcuni hanno filmato la scena e diffuso video sui social in cui si vedono lingue di fuoco e fumo denso lambire le aree a ridosso del quartiere residenziale. La preoccupazione principale riguarda la qualità dell’aria, soprattutto in presenza di rifiuti di natura non nota all’interno del deposito.

Nessun impatto sull’aeroporto, ma l’emergenza ambientale resta

Le autorità aeroportuali hanno confermato che lo scalo di Fiumicino non è stato interessato direttamente dalla colonna di fumo: non si registrano ritardi nei voli né limitazioni operative. Ma il quadro resta critico.

Secondo fonti comunali e Protezione Civile, l’incendio è solo l’ennesimo episodio in una zona da tempo sotto osservazione per rischio ambientale. Le cause del rogo sono ancora in fase di accertamento, ma l’origine dolosa non è esclusa, vista la frequenza e la dinamica simile ad altri episodi recenti.

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