Roma, 14 novembre 2025
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Cronaca di Roma

Monteverde, 27enne precipita dal balcone di un B&B. Ai domiciliari l’amico che era con lui

Nessuna pista è al momento esclusa. Gli investigatori stanno analizzando ogni elemento utile

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 2 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Si chiamava Leonardo Fiorini, 27 anni, la vittima dell'episodio avvenuto nella tarda serata di giovedì 13 novembre in un bed & breakfast di via San Calepodio, nel quartiere di Monteverde. Il giovane è morto sul colpo dopo essere precipitato dal balcone al terzo piano della struttura. Con lui, in quella stanza, c’era David Stojanovic, 25 anni, di origini albanesi, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio.

Le indagini, una lite prima della caduta

Secondo una prima ricostruzione, i due, entrambi originari di Isola del Liri, in provincia di Frosinone, avrebbero avuto una violenta colluttazione pochi istanti prima della caduta. Alcuni residenti della zona, allarmati dalle urla, hanno chiamato i soccorsi. Quando i carabinieri sono arrivati, hanno trovato la vittima a terra, nuda e priva di vita, mentre l’appartamento veniva immediatamente posto sotto sequestro.

A occuparsi del caso sono i militari della VII sezione del Nucleo Investigativo, che stanno lavorando per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. La salma di Fiorini, che secondo quanto emerso lavorava in un ministero a Roma, è stata trasferita all’obitorio del Verano, dove sarà effettuata l’autopsia.

La versione di Stojanovic

Stojanovic respinge con forza le accuse. Agli investigatori avrebbe raccontato di aver tentato in tutti i modi di impedire all’amico di gettarsi dal balcone, sostenendo che Fiorini si sarebbe spogliato completamente e avrebbe dato segni di forte agitazione: «Era fuori controllo, si strappava i vestiti. Ho cercato di fermarlo, ma non ci sono riuscito».

Una versione che tuttavia non coincide con alcune testimonianze raccolte sul posto. Secondo altri presenti, infatti, il 27enne sarebbe rimasto appeso alla ringhiera del balcone e potrebbe essere stato proprio l’amico a spingerlo nel vuoto. Una circostanza che resta al vaglio degli inquirenti.

Un giallo ancora da chiarire

Nessuna pista è al momento esclusa. Gli investigatori stanno analizzando ogni elemento utile: dai rilievi nell’appartamento ai racconti dei testimoni, fino ai risultati dell’esame autoptico. L’obiettivo è stabilire se si sia trattato di un gesto volontario, di un tragico incidente o di un atto di violenza.

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