Prosegue l’impegno del Campidoglio nel riconoscere i figli delle coppie omogenitoriali. Mercoledì 3 settembre l’assessora alle Attività produttive, pari opportunità e attrazione investimenti, Monica Lucarelli, ha firmato sei nuovi atti di nascita con due madri, portando a circa 60 il totale delle registrazioni effettuate dal Campidoglio a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n. 68/2025.
«La decisione della Consulta – ha commentato Marilena Grassadonia, coordinatrice delle Politiche per i diritti Lgbt+ – ha cambiato la vita di tante famiglie, di bambine e bambini e delle loro mamme, a cui è stata restituita dignità e garantita serenità. Con il sindaco Roberto Gualtieri e la giunta ci siamo impegnati fin dal primo giorno utile per dare attuazione alla sentenza. Continueremo a lavorare incessantemente, perché il futuro di una città si misura anche dal grado di riconoscimento dei diritti di tutte le persone che vi abitano».
Il nuovo traguardo arriva a distanza di due giorni dai due atti di nascita firmati per i piccoli Ettore e Alessandro, sempre a opera dell’assessora Lucarelli negli uffici di via dei Cerchi. In quell’occasione l’assessora aveva ricordato che «i numeri non sono solo procedure burocratiche, ma diritti conquistati, vite tutelate, famiglie riconosciute» e aveva annunciato che entro la settimana si sarebbe arrivati a 16 atti di riconoscimento, 4 pre-riconoscimenti e 2 atti di nascita.
Tra le novità introdotte dal Campidoglio nel corso di quest'anno c’è anche il pre-riconoscimento, lo strumento che consente di indicare entrambe le madri come genitori già durante la gravidanza, così che il legame genitoriale sia garantito sin dal momento della nascita.
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