Roma, 5 dicembre 2025
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Grab, ai Parioli le destre chiedono di bloccare la ciclovia ma Comune e municipio vanno avanti: «Accolte le proposte della cittadinanza»

Le proteste non fermano il progetto che offrirà alla cittadinanza e ai turisti l’occasione di spostarsi in bicicletta per circa 50 km percorrendo i quartieri, i rioni, le ville della Capitale

di Titty Santoriello IndianoULTIMO AGGIORNAMENTO 1 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Fermare i lavori ed avviare una nuova progettazione per evitare il restringimento della carreggiata e la perdita di posti auto. E’ questa, in buona sostanza, la proposta del centro destra del II municipio che ha richiesto un consiglio ad hoc per affrontare la questione. La proposta è stata bocciata e i lavori in corso per realizzare la ciclovia nel quartiere Parioli andranno avanti. D’altro canto, molte delle richieste della cittadinanza sono state già accolte dall’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè che da sei mesi, qui e negli altri quadranti, si sta confrontando con associazioni e comitati per realizzare il Grande raccordo anulare delle biciclette (Grab).

50 km tra i quartieri, i rioni, le ville della Capitale

L’infrastruttura in questione è quella di via Panama, una parte Grab: l’opera premiata a livello internazionale che offrirà alla cittadinanza e ai turisti l’occasione di spostarsi in bicicletta per circa 50 km percorrendo i quartieri, i rioni, le ville della Capitale dal Colosseo all’Appia Antica, dal parco degli Acquedotti al Quadraro, da Ponte Nomentano fino a Prati e ai Fori Imperiali attraversando via Panama e piazza Ungheria. Una ciclovia che, insieme agli altri investimenti sulle piste ciclabili, potrebbe rivoluzionare la mobilità della città e avvicinarla agli standard delle grandi capitali europee.

«Bloccare i lavori e riprogettare»

Fratelli d’Italia e Forza Italia avrebbero voluto bloccare i lavori ed avviare una «riprogettazione» per ripristinare i posti auto ed evitare il restringimento della carreggiata. Ma, pur accogliendo alcune proposte della cittadinanza, il II municipio ha espresso, nel consiglio del 4 dicembre, la volontà di andare avanti:

«Quando si realizzano le ciclabili c’è sempre qualche problema», ha detto in Aula la presidente Francesca Del Bello perché «si decide di dedicare parte di un’area pubblica non alle automobili, non alla sosta ma alla circolazione delle biciclette e questo è un tema che non trova sempre in questa città una condivisione come è accaduto, ad esempio, in via Guido Reni. Ma - ha continuato Del Bello - questa amministrazione ha le idee molto chiare: rispetto a Fratelli d’Italia che qualche settimana fa ha organizzato una sfilata in automobile, noi abbiamo un pensiero diverso su come deve cambiare Roma anche provando a fare un’opera di convincimento dei cittadini che non sono sempre pronti a questo tipo di cambiamento».

«Spazio equo per tutti i soggetti della strada»

Al Consiglio, oltre ai consiglieri di maggioranza e opposizione e ai componenti della giunta, hanno partecipato molti cittadini, sia quelli che ancora hanno dei dubbi rispetto alla realizzazione della ciclabile sia quelli favorevoli. Tra loro, le attiviste e gli attivisti di Salvaiciclisti e della rete Grab. «Fermare il progetto non è possibile», ha dichiarato il consigliere del Pd Marco Pineschi primo firmatario dell’ordine del giorno che ha accolto alcune istanze della cittadinanza e che è stato approvato con 16 voti favorevoli e due astenuti: «Il Grab rappresenta un’opportunità», ha proseguito ma è «fondamentale assicurare uno spazio equo per tutti i soggetti della strada: pedoni ciclisti, trasporto pubblico e automobilisti».

«Il restringimento della carreggiata serve a calmierare la velocità»

Modifiche già concordate con il Campidoglio come ha confermato la presenza in Consiglio del presidente della commissione capitolina alla Mobilità Giovanni Zannola. «Da alcuni mesi abbiamo avviato il confronto con i cittadini che si è concluso con una riunione insieme all’assessore Patanè per condividere le modifiche da apportare al progetto», ha riferito l’assessora municipale alla Mobilità Valentina Caracciolo che ha sottolineato: «Il restringimento della carreggiata non è certo un errore ma è uno strumento per calmierare la velocità in una città in cui ogni giorno un pedone, un ciclista o un motociclista viene falciato sulle strade».

Le modifiche al progetto dopo il confronto con la cittadinanza

A via Panama intanto i lavori vanno avanti mentre sono in corso le modifiche al progetto. In primis è stato ripristinato il doppio senso di marcia da largo Bangladesh a via Lisbona mentre nel progetto originario era stato introdotto un unico senso di marcia in direzione Piazza Ungheria. Inoltre è stata eliminata la fermata dell'autobus all'altezza di via Lisbona, come richiesto dai cittadini. Al posto della fermata sono stati introdotti stalli di sosta in linea. L’altra modifica, avvenuta in seguito alle richieste del territorio, è stata quella della separazione della componente ciclabile da quella pedonale in corrispondenza dell'ingresso del complesso di San Bellarmino a piazza Cuba mentre il progetto esecutivo aveva mantenuto un breve tratto di tratto ciclopedonale.

La riduzione della corsia ciclabile e lo stallo per i disabili

Tra gli interventi migliorativi, anche la riprogrammazione dei tempi dell'impianto semaforico Via Panama-Piazza Ungheria e la riduzione dell'ampiezza della ciclabile su strada a 2 metri (più 50 cm di cordolo di protezione) dopo la fermata dell'autobus in piazza Cuba per garantire maggior spazio alle autovetture e lo spostamento della linea di mezzeria della carreggiata stradale. Un'altra modifica che il municipio ha concordato con l'assessorato capitolino alla Mobilità riguarda la riduzione della banchina pedonale di servizio alla sosta in linea dopo il civico 17-19 con l'introduzione del solo cordolo di protezione della pista (50 cm) al fine di garantire adeguati spazi sia per andare dritto che per la svolta in sinistra direzione via Lima. Infine è stato allungato di un metro, rispetto allo standard, lo stallo per i disabili al civico 26 ed è stato inserito un ulteriore stallo dedicato al servizio scolastico

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