
Durante gli scavi iniziati una settimana fa alla Casa del Jazz è stata trovata una botola nascosta sotto l’attuale sala di registrazione. La scoperta porta a una galleria sotterranea che corre sotto l’edificio e potrebbe aprire nuovi scenari nelle indagini sulla scomparsa del giudice Paolo Adinolfi, avvenuta nel 1994.
La struttura, oggi centro culturale, in passato era legata a Enrico Nicoletti, considerato il «cassiere» della Banda della Magliana, prima della confisca da parte dello Stato. Proprio a quel periodo potrebbero risalire sia il tunnel sia la botola individuata dagli archeologi forensi e dagli investigatori.
L’attuale Casa del Jazz rappresenta un progetto, voluto dall’allora sindaco Walter Veltroni che ha trasformato la villa — un tempo residenza del boss — in uno spazio pubblico dedicato alla musica, alla memoria e alla cultura della legalità.
Al momento le autorità non rilasciano dichiarazioni ufficiali. Nessun dettaglio viene fornito sulla profondità del passaggio, sul suo stato o su ciò che potrebbe trovarsi al suo interno. L’area degli scavi è stata completamente isolata.
La scoperta arriva mentre le ricerche su Adinolfi sono state recentemente riaperte, e gli inquirenti considerano ogni elemento utile. Ora l’attenzione è tutta puntata su ciò che potrà emergere da quel varco rimasto nascosto per oltre trent’anni.
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