Roma, 12 settembre 2025
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Bastogi, presentata oggi la mozione di Avs: «Riconoscerlo come quartiere di Roma»

La mozione presentata oggi chiede il passaggio definitivo dell’ex residence da Caat (Centro di assistenza alloggiativa temporanea) a Erp (Edilizia residenziale pubblica), per riconoscere Bastogi come quartiere a tutti gli effetti

di Anita ArmeniseULTIMO AGGIORNAMENTO 3 ore fa - TEMPO DI LETTURA 4'

Una mozione per dire stop all’immobilismo della giunta Gualtieri sul futuro di Bastogi e per bloccare la concessione di aree pubbliche ai privati. A presentarla è Alleanza Verdi Sinistra (Avs), forza che sostiene il sindaco di Roma.

Il documento, firmato dal consigliere capitolino Nando Bonessio, è stato presentato oggi alla Camera dei deputati insieme ai vertici nazionali di Avs, Filiberto Zaratti e Angelo Bonelli. Con loro anche la consigliera del XIII municipio, Maristella Urru, l’assessore alla Casa del III municipio, Luca Blasi, e rappresentanti di realtà sociali del territorio.

«Bastogi è un quartiere dimenticato»

La mozione chiede il passaggio definitivo dell’ex residence da Caat (Centro di assistenza alloggiativa temporanea) a Erp (Edilizia residenziale pubblica), per riconoscere Bastogi come quartiere a tutti gli effetti e consentire l’accesso a finanziamenti per la manutenzione.

«Da oltre trent’anni – ha ricordato Urru – le sei palazzine di Bastogi ospitano famiglie in condizioni precarie, senza gas né acqua calda, con interventi solo sporadici e non risolutivi. È un’ingiustizia verso una comunità che resiste solo grazie alla solidarietà dal basso».

Avs denuncia anche i ritardi dell’amministrazione: «Sono serviti 14 mesi per ripristinare un appartamento dopo un incendio», ha aggiunto la consigliera.

Lo scontro sul padel

Al centro delle critiche anche la decisione della giunta municipale di concedere un’area pubblica adiacente a Bastogi a un privato per la realizzazione di campi da padel. «Si ripetono le stesse logiche di cementificazione e consumo di suolo che hanno segnato la nascita e l’abbandono di Bastogi», ha denunciato Zaratti, sottolineando la necessità di destinare quegli spazi a uso collettivo.

Bonessio ha ricordato che «mentre si progettano campi privati, la squadra di calcio di Bastogi è costretta a giocare fuori quartiere per mancanza di spazi».

Critiche alla maggioranza

Non è la prima volta che Avs alza la voce contro Gualtieri. In passato i Verdi avevano contestato la scelta del termovalorizzatore a Santa Palomba e il progetto del nuovo stadio della Roma a Pietralata.

Questa volta però la battaglia si concentra su una delle periferie simbolo della capitale. «Bastogi è una ferita aperta – ha detto Bonelli –. Non possiamo accettare che a fronte di miliardi spesi per il Giubileo ci siano famiglie che vivono in condizioni inaccettabili».

Blasi ha definito la mozione «un atto storico» perché «segna il tentativo di interrompere la svendita del patrimonio Erp e di restituire dignità a un quartiere dimenticato».

Una storia sospesa da oltre trent’anni

Bastogi nasce alla fine degli anni ’80 come complesso residenziale privato, mai completato secondo i progetti originari. Nel 1989 il Comune di Roma acquisì le palazzine per destinarle all’edilizia pubblica. Negli anni ’90 arrivarono le prime famiglie, ma senza servizi adeguati e con un degrado strutturale crescente.

Oggi il complesso conta sei palazzi e circa duemila appartamenti. Le carenze croniche di manutenzione hanno lasciato spazio solo all’impegno dei residenti e delle associazioni: squadre sportive popolari, doposcuola, comitati di quartiere e iniziative di mutualismo hanno supplito alle mancanze istituzionali, creando reti di solidarietà dal basso.

Un segnale positivo è arrivato nel bilancio comunale 2024, con lo stanziamento di 9,5 milioni di euro per la manutenzione straordinaria degli edifici. Ma per Avs e le realtà locali serve un cambio di passo politico, non solo economico.

Il nodo politico

La mozione, per ora in stand by, attende nuove firme nella maggioranza. «Spero che altri consiglieri capitolini la sottoscrivano, a partire dal presidente della commissione Patrimonio Yuri Trombetti (Pd) – ha detto Bonessio –. L’amministrazione deve farsi carico di Bastogi come priorità assoluta».

Per Avs il destino del quartiere è una cartina tornasole delle politiche abitative della capitale: o la città sceglie di recuperare il suo patrimonio Erp, oppure continua sulla strada della privatizzazione degli spazi pubblici.

Come ha sintetizzato Bonelli: «Non è una battaglia contro il padel, ma contro la logica per cui si usano sempre gli spazi pubblici e le aree verdi per progetti privati. Le periferie hanno bisogno di dignità, non di nuove speculazioni».

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