Roma, 14 dicembre 2025
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Il ponte dell’Industria diventa ponte San Francesco: l'intitolazione e l'inaugurazione della statua dedicata al Santo

Gualtieri: «Un’opera che ricuce i quartieri e manda un messaggio di fraternità». Mantovano: «San Francesco è un uomo-ponte». Salvini: «Costruire ponti significa unire»

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 2 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

(Foto di Anita Armenise)

Un nuovo nome per un ponte storico. Si è svolta nella tarda mattinata di venerdì 12 dicembre l’intitolazione ufficiale del ponte dell’Industria a San Francesco d’Assisi, uno dei capitoli più rilevanti del programma di interventi per il Giubileo. Alla cerimonia, iniziata alle 12.15, è stata presentata anche la nuova statua bronzea dedicata al Santo, ispirata a un modello dello scultore Marcello Tommasi e collocata in prossimità della struttura.

Il progetto, realizzato da Anas per conto del commissario straordinario per il Giubileo, è stato richiesto dalla presidenza del Consiglio in coordinamento con il Campidoglio, l’ufficio del commissario, il ministero della Cultura e la prefettura di Roma. La statua è stata donata dal comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di San Francesco.

Gualtieri: «Un ponte che unisce passato e futuro»

«Oggi completiamo un intervento giubilare importante che ha salvato e reso più grande un ponte storico», ha dichiarato il sindaco Roberto Gualtieri, ricordando come l’opera «abbia ricucito due quartieri e permesso il transito del trasporto pubblico su un ponte che prima non era in grado di sostenerlo».

L’intitolazione a San Francesco, secondo il sindaco e commissario al Giubileo, conferisce all’infrastruttura «un significato più bello e profondo», unendo le celebrazioni dell’Anno Santo alla ricorrenza dell’ottavo centenario della morte del patrono d’Italia. «San Francesco è il santo della fraternità universale, della pace e dell’umiltà. È bello che un ponte sia dedicato a lui, perché ogni uomo è un ponte», ha aggiunto.

Gualtieri ha parlato anche davanti alla statua appena inaugurata: «Collega due quartieri ma anche il Giubileo e l’anniversario degli 800 anni dalla sua morte. Un’opera straordinaria dal punto di vista tecnologico e ingegneristico».

Mantovano: «San Francesco è stato un uomo-ponte»

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha sottolineato il valore simbolico dell’intitolazione: «San Francesco è stato un uomo-ponte, tra cielo e terra, tra amore al Creatore e amore alle creature, tra il latino e la nuova lingua italiana». Un’immagine che per Mantovano si collega perfettamente al passaggio «dal Giubileo della Speranza all’ottavo centenario», ricordando le iniziative artistiche e culturali che stanno coinvolgendo oltre cinquanta Paesi.

«Aggiungere il nome di San Francesco a quello dell’Industria è coerente con la capacità di industriarsi dell’uomo, purché non significhi sfruttamento ma progresso», ha aggiunto. «San Francesco non ci lascia un capitolato d’appalto, ma uno sguardo e un’ispirazione: da questo ponte, materiale e ideale, tutti possono passare».

Salvini: «I ponti uniscono: investire sulle infrastrutture»

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha richiamato il ruolo delle opere pubbliche come strumenti di unione: «Vedo un ponte e penso che il sistema Paese ci permetta di farne tanti: i costruttori di ponti sono costruttori di pace». Salvini ha auspicato che «i miliardi dell’Europa, più che sul riarmo, vengano investiti sulle infrastrutture, sull’Alta velocità e sulle reti portuali», ricordando i livelli record di investimenti: «Quest’anno Anas raggiungerà probabilmente i 3 miliardi messi a terra, mentre Rfi ne metterà 11». E in un passaggio polemico, ha aggiunto: «Il mio mestiere è fare ponti e avvicinare i popoli: c’è chi fa scioperi e c’è chi costruisce».

La benedizione del cardinale Reina

Il cardinale Baldassarre Reina, vicario generale della diocesi di Roma, ha benedetto la statua del Santo: «Mi piace ricordare San Francesco soprattutto per il tema della fraternità». In un tempo attraversato da conflitti e tensioni sociali, «incontrare qui l’immagine pacificata di Francesco invita a sentirci fratelli, a condividere sofferenze e gioie, a costruire amicizia». Reina ha richiamato le parole del Papa all’Immacolata: «Chiuse le Porte Sante, si dovranno aprire altre porte. Speriamo che si aprano soprattutto quelle del cuore».

Anas: «Restituire alla città un’opera storica»

L’amministratore delegato di Anas, Claudio Andrea Gemme, ha ricordato l’importanza del cantiere: «Dopo il grave incendio del 2021 abbiamo ripristinato il ponte in tempi record, utilizzando tecnologie moderne e restituendo alla città un collegamento fondamentale». La riqualificazione ha mantenuto e restaurato gli arconi storici, costruiti tra il 1862 e il 1863, trattati manualmente su circa 2mila metri quadrati con sistemi anticorrosivi e riposizionati con due autogrù da 400 e 250 tonnellate. Il colore attuale è stato definito da saggi stratigrafici. «L’intitolazione a San Francesco dà un valore simbolico a un’opera che torna pienamente fruibile per cittadini e pellegrini», ha affermato.

La statua: la storia del modello di Marcello Tommasi

La statua bronzea inaugurata oggi è una copia dell’originale realizzato nel 1986 da Marcello Tommasi per la basilica di Santa Croce a Firenze, alta 73 centimetri e larga 42. L’opera sostituì una statua cinquecentesca andata distrutta negli scontri studenteschi del 1968. Lo studio Tommasi di Pietrasanta, fondato dal padre Leone nel 1927, è tuttora un punto di riferimento della scultura italiana e custodisce un patrimonio che dialoga con la tradizione rinascimentale.

La rinascita del ponte dopo l’incendio del 2021

Gravemente danneggiato dal rogo del 2 ottobre 2021, il ponte ha visto un complesso intervento di ricostruzione e restauro: nuova impalcatura in acciaio più ampia e antisismica, passerella ciclopedonale, accesso al trasporto pubblico, recupero delle aree verdi e nuova illuminazione. Il ponte è tornato in funzione il 20 marzo 2025, riaprendo a veicoli, pedoni e ciclisti.

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