Le richieste delle grandi città europee a Bruxelles per mobilità, connettività e riduzione delle emissioni

Discutere del futuro dei finanziamenti destinati al trasporto pubblico, alla connettività e alle politiche di riduzione delle emissioni. Questo l'obiettivo dell’incontro a Bruxelles, nella giornata di giovedì 11 dicembre, tra la rete europea Polis – che riunisce le grandi città impegnate nello sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità – e i vertici delle istituzioni comunitarie. Il Campidoglio ha partecipato con l’assessore capitolino alla Mobilità, Eugenio Patanè, che coordina il gruppo di lavoro degli assessori delle principali capitali europee, insieme alla segretaria generale di Polis, Karen Vancluysen.

I rappresentanti Ue coinvolti

Alla riunione hanno preso parte il commissario europeo per i Trasporti e il Turismo, Apostolos Tzitzikostas, e cinque eurodeputati appartenenti a gruppi politici diversi: Martine Kemp (Lussemburgo, Commissione Trasporti, EPP), Par Holmgren (Svezia, Commissione Ambiente, Verdi), Elena Kountoura (Grecia, Vicepresidente Commissione Trasporti, The Left), Jeannette Baljeu (Paesi Bassi, Commissione Trasporti, Renew Europe) e Marcos Ros Sempere (Spagna, Commissione Sviluppo Regionale, S&D).

Le richieste delle città

L’incontro si è svolto mentre l’Unione europea definisce il piano di investimenti per il periodo 2028-2034, che comprenderà due strumenti strategici: il Meccanismo per Collegare l’Europa e il Fondo Europeo per la Competitività. Polis ha sollecitato le istituzioni europee a garantire che una quota significativa dei finanziamenti sia destinata direttamente alle città, considerate fondamentali per raggiungere gli obiettivi europei in materia di mobilità sostenibile, connettività e riduzione delle emissioni.

Il ruolo dei nodi urbani nella rete TEN-T

Durante il meeting, i rappresentanti delle città hanno ribadito la necessità di sostenere economicamente i territori considerati nodi urbani della Rete Transeuropea dei Trasporti (TEN-T). È stata sottolineata l’urgenza di una strategia europea di lungo periodo sulle politiche di mobilità, centrata sulle persone e capace di fornire alle autorità locali gli strumenti per realizzare sistemi di trasporto accessibili, resilienti e sostenibili.

Le parole di Polis

«Si sono svolti incontri molto importanti – ha affermato Vancluysen – in un momento cruciale per il futuro delle città e delle regioni europee, quindi per il futuro degli europei e per il loro diritto a muoversi e accedere a beni e servizi. Siamo grati al Commissario e ai membri del Parlamento europeo per aver ascoltato le nostre preoccupazioni e per essersi posti come alleati, riconoscendo il ruolo centrale delle città nel raggiungimento degli obiettivi dell’Unione».

La posizione del Campidoglio

L’assessore Patanè ha ricordato come le capitali europee siano state designate autorità di nodo dei corridoi TEN-T e debbano quindi rispettare scadenze precise: «Le città hanno obiettivi con scadenze fissate al 2025, 2027 e 2030 – ha spiegato – e per questo abbiamo chiesto ai vertici Ue strumenti decisionali e finanziari adeguati. Finora è successo l’opposto: gli obiettivi venivano stabiliti per le città, ma le decisioni restavano prerogativa dei governi nazionali. Una modalità distopica che crea enormi problemi perché spesso gli Stati non concedono i finanziamenti necessari alle aree urbane, rendendo molto difficile raggiungere gli obiettivi fissati».