Roma, 4 settembre 2025
ultime notizie
Attualità

Appalti truccati a Fiumicino, il centrodestra fa muro: «Nessuna dimissione per Baccini, accuse infondate»

Maggioranza compatta dopo le richieste del centrosinistra: «Inchiesta riferita soprattutto agli anni della loro amministrazione»

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 21 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Il centrodestra di Fiumicino respinge al mittente le richieste di dimissioni del sindaco Mario Baccini, avanzate dal centrosinistra dopo i nuovi sviluppi dell’inchiesta sugli appalti pubblici. «Un atto di pura propaganda politica, privo di fondamento e credibilità», hanno commentato i capigruppo di maggioranza, sottolineando come le indagini della Procura di Civitavecchia riguardino in gran parte il periodo 2016-2023, quando a guidare il Comune era proprio la sinistra.

«È paradossale e ipocrita – spiegano – tentare ora di scaricare le proprie mancanze su un’Amministrazione in carica da poco più di due anni. Assistiamo a un chiaro tentativo di spostare l’attenzione e di attribuire responsabilità che non ci appartengono. Il rispetto per la magistratura è fondamentale, ma basta con le strumentalizzazioni politiche».

L’inchiesta: due filoni sotto la lente

Secondo quanto reso noto, l’indagine si muove su due piani. Un primo filone, che risale al 2016 iniziano quando gli inquirenti ipotizzano un sistema di false fatturazioni per oltre 1,46 milioni di euro più Iva, a favore di associazioni e cooperative attive nei settori sociale e culturale. Una sola cooperativa, in sette anni, avrebbe ottenuto 42 appalti per un valore di 4,1 milioni, a fronte di fatture emesse per oltre 9 milioni.

Un secondo filone, che si è sviluppato tra il 2023e il 2025 riguarda eventi culturali e produttivi più recenti, dalle manifestazioni estive del 2024 alle luminarie natalizie installate tra dicembre e gennaio. Al momento, sottolinea il Comune, non sono emerse prove di favoritismi o illeciti.

Il ruolo del sindaco

Il primo cittadino Mario Baccini, che non risulta indagato, sarà ascoltato nei prossimi giorni dalla magistratura. L’obiettivo è raccogliere elementi utili alle indagini condotte dalla Guardia di Finanza. Nell’inchiesta figurano invece 13 persone, di cui nove già raggiunte da misure cautelari. Tra loro ex funzionari e imprenditori, oltre all’ex assessore alla Cultura Federica Poggio, che a giugno aveva rassegnato le dimissioni dopo l’avviso di garanzia.

Maggioranza compatta

La Giunta rivendica la propria estraneità alle accuse e ribadisce di lavorare «con serietà, trasparenza e determinazione». «L’Amministrazione comunale non ha nulla da nascondere – concludono i capigruppo – ed è impegnata quotidianamente a garantire servizi e sviluppo per la città».

CONDIVIDI ARTICOLO

La Capitale, il nuovo giornale online di Roma

La Capitale, è una testata giornalistica iscritta nel Registro Stampa del Tribunale di Roma il 25 luglio 2024, n. 100/2024

DIRETTORE RESPONSABILE
Enrico Sarzanini

SEDE LEGALE

Via Giuseppe Gioacchino Belli, 86
Roma - 00193

FOLLOW US
ORA EDITORIALE SRL P.IVA 17596711006© Copyright 2025 - Made by Semplice