
La nuova edizione di ‹‹Più Libri Più Liberi››, la fiera della piccola e media editoria che si apre oggi alla Nuvola dell’Eur, parte con un’assenza pesante. Il comune di Roma non presenzierà alla conferenza stampa inaugurale. La decisione è arrivata nella serata di mercoledì, comunicata dall’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio.
Al centro del caso c’è la presenza, tra gli espositori, della casa editrice ‹‹Passaggio al Bosco››, considerata da più parti espressione dell’estrema destra radicale e contraria ai principi stessi della fiera, oltre che, secondo l’assessore, alla Costituzione.
‹‹Ci spiace – ha dichiarato Smeriglio – ma c’è un punto di dissenso che non ci permette di inaugurare la fiera. Lavoriamo e sosteniamo l’evento con convinzione e continueremo a farlo, ma abbiamo un’idea diversa sulla gestione di un catalogo esplicitamente neofascista, razzista e antisemita››.
Una presa di posizione netta, maturata dopo la circolazione, nei giorni precedenti, di una lettera-appello firmata da circa 100 tra scrittori, registi, giornalisti e artisti. Nel testo si esprimevano stupore e indignazione per l’ammissione dell’editore, chiedendone l’esclusione. Tra i firmatari compaiono, tra gli altri, Alessandro Barbero, Christian Raimo e Antonio Scurati.
La protesta aveva già incassato un gesto simbolico di grande risonanza: il 3 dicembre, il fumettista romano Zerocalcare (Michele Rech) aveva annunciato pubblicamente la sua rinuncia a partecipare alla fiera, spiegando che la scelta rispondeva a un principio assunto ‹‹molti anni fa›› e che non intendeva derogare, neppure in un contesto complesso come questo.
Nella sua nota, Smeriglio ha ricordato alcuni titoli del catalogo di ‹‹Passaggio al Bosco››, ritenuti incompatibili con la partecipazione a una fiera sostenuta dalle istituzioni. Corneliu Zelea Codreanu di Yves Morel, dedicato al leader ultranazionalista e antisemita romeno. Camerata il mio onore si chiama fedeltà di Rudolf Kinau e Audacia. Scritti e discorsi di Benito Mussolini, per i giovani degli istituti militari.
‹‹Nulla a che vedere con la tradizione della destra italiana – ha precisato l’assessore –. L’antifascismo è per noi un vincolo costituzionale e un dovere verso Roma, medaglia d’oro al valor militare per la Resistenza››.
Pur disertando l’inaugurazione, il Campidoglio mantiene gli stand istituzionali, insieme alle Biblioteche di Roma, ‹‹per rispetto verso gli organizzatori, gli operatori e i cittadini››.
Intanto la fiera apre oggi i battenti e proseguirà fino all’8 dicembre, con un programma fitto di incontri, presentazioni e appuntamenti dedicati al mondo della piccola e media editoria. Ma l’avvio, quest’anno, è tutt’altro che quieto.
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