Roma, 3 ottobre 2025
Politica

Al via il cantiere per la nuova fermata Pigneto, Gualtieri: «Sarà uno dei quartieri più collegati della città»

Le operazioni, finanziate con circa 130 milioni di euro (tra fondi Pnrr, governativi e giubilari), saranno articolate in due fasi

di Camilla PalladinoULTIMO AGGIORNAMENTO 1 mesi fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Un nuovo nodo delle linee ferroviarie L1 ed L3, un sottopasso per collegare l'infrastruttura alla metro C e una piazza di 13mila metri quadrati (di cui 8mila di aree verdi). Il tutto è previsto nel progetto per la fermata Pigneto, lungo la circonvallazione Casilina, il cui cantiere è stato inaugurato nella tarda mattinata di mercoledì 21 maggio alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri, il commissario straordinario di governo Nodo di interscambio Pigneto Vincenzo Macello, il direttore tecnico del consorzio Scarl Vito Miceli, il direttore investimenti della Rete ferroviaria italiana (Rfi) Lucio Menta e gli assessori alla Mobilità della Regione Lazio Fabrizio Ghera e del Campidoglio Eugenio Patanè. L'intervento in sintesi trasformerà il passaggio ferroviario attualmente esistente in uno spazio pubblico, pedonale e verde, interrando il treno.

Le due fasi del progetto della nuova fermata Pigneto

Le operazioni, finanziate con circa 130 milioni di euro (tra fondi Pnrr, governativi e giubilari), saranno articolate in due fasi. La prima si concluderà tra un anno, a giugno 2026, con la realizzazione della fermata e di una prima parte di copertura del vallo ferroviario pari a circa 120 metri quadrati. La fine lavori prevista per la seconda fase è nel 2029, ma il primo cittadino si dice «fiducioso che finiremo prima. Io vorrei finire nel 2028, se non nel 2027, ma non so se sia possibile». Quando il cantiere chiuderà definitivamente ci sarà anche «il sottopassaggio per andare a prendere la metro C e 13mila metri quadrati di piazza verde», racconta Gualtieri. In più, oltre alla realizzazione della fermata, nell'investimento di Ferrovie c'è un upgrade tecnologico che si chiama HD ERTMS e che consente di raddoppiare le frequenze dei treni: sarà quindi possibile passare dai circa 5-6 treni l'ora attuali fino a 10 treni l'ora (per direzione di marcia).

Gualtieri: «Pigneto sarà uno dei luoghi più collegati della città»

Il sindaco Roberto Gualtieri all'inaugurazione del cantiere per realizzare la nuova fermata Pigneto (La Capitale)

Si tratta di una vera e propria trasformazione della mobilità del quartiere e del resto della città. «Siamo felicissimi dell'apertura di questo cantiere, dopo la realizzazione di un ponte provvisorio partono i lavori di una delle opere più importanti di quelle che stiamo realizzando a Roma, forse veramente tra le più importanti in assoluto», sottolinea infatti il sindaco, aggiungendo che «tra un anno Pigneto sarà uno dei luoghi più collegati della città perché avrà la metro C che arriva fino a Colosseo e non solo fino a San Giovanni e che quindi consentirà di scambiarla e di prendere altre linee metropolitane. E ci sarà in più anche il treno per andare all'aeroporto, a Viterbo, a Fara Sabina, a Orte eccetera, ma anche per muoversi dal punto di vista di una mobilità interna della città».

Ribadisce il concetto anche l'assessore Patanè, ricordando le tempistiche per le nuove stazioni della metro C. «Voglio solo dire che tra un anno sarà una realtà completamente nuova perché noi a ottobre abbiamo le due fermate della metro C di Porta Metronia e Colosseo, quindi andiamo a collegare la C con la B. Qui i pendolari possono prendere la C e collegarsi alla B e alla A, quindi potranno fare tutto senza prendere la macchina e andando in qualsiasi parte di Roma. Stiamo parlando di una Roma della mobilità tra un anno completamente diversa».

Gli operai già al lavoro accanto all'ex ponticello pedonale

Gli operai al lavoro per la realizzazione della nuova fermata Pigneto (La Capitale)

Gli operai sul posto, un raggruppamento di imprese romane che si è aggiudicato la gara bandita da Rfi, sono già al lavoro proprio accanto all'ex ponticello pedonale, la cui struttura sostitutiva sarà mantenuta. «È un'opera molto attesa che ha avuto momenti travagliati - dice l'assessore Ghera, facendo riferimento alle prime gare andate deserte - ma l'interesse del governo nazionale ha fatto sì che avremo una rete più moderna. Ci sarà un momento difficile da gestire, con dei disagi momentanei, ma il quartiere sarà abbellito. Ci sarà un impatto sulla presenza dei treni che andrà gestito, ma avremo una rete più moderna e efficiente».

«Qualcuno aveva perso le speranze - aggiunge Macello - ma ha prevalso la perseveranza su un progetto così importante per Roma. Le imprese sono a regime, si tratta di un intervento complicato in una zona molto antropizzata, ma soprattutto una linea dove viaggiano circa sei treni l'ora e, dovendo lavorare in interruzione di servizio, bisogna ottimizzare. Ma ci sono tutte le premesse per portarlo a termine nei tempi previsti».

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