Nel Lazio la metà delle acque costiere è fuori dai limiti di legge
- Edoardo Iacolucci
- 2 giorni fa
- Tempo di lettura: 3 min
Le foci dei fiumi restano il punto debole delle coste laziali. Ecco il risultato di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che monitora lo stato di salute di mari e coste italiane.

Le acque del Lazio tornano sotto la lente di Goletta Verde, la storica campagna estiva di Legambiente che monitora lo stato di salute di mari e coste italiane. I dati della 39ª edizione parlano chiaro: il 50% dei punti campionati lungo la costa laziale è risultato oltre i limiti di legge, confermando che le foci dei fiumi restano le aree più critiche per l’inquinamento marino.
Tra il 14 e il 17 luglio, i volontari di Legambiente hanno effettuato 24 prelievi: metà dei campioni – 12 su 24 – ha evidenziato valori oltre i limiti, di cui 11 fortemente inquinati. Otto di questi si trovano alla foce di fiumi o canali e quattro a mare, spesso in zone di balneazione frequentate da turisti e residenti.
Acque costiere, province più colpite: Roma e Latina in cima alla lista
La provincia di Roma è quella con la situazione più critica. Fortemente inquinati la foce del Tevere tra Ostia e Fiumicino, la foce del Rio Vaccina a Ladispoli, quella del Fosso Zambra a Marina di Cerveteri e il canale Loricina a Nettuno, dove durante i prelievi sono stati avvistati bagnanti nonostante il divieto di balneazione.
In provincia di Latina i punti più problematici sono Foce Verde a Latina, la foce del Rio Santacroce a Formia, lo sbocco del canale di Scauri e il Rio Recillo a Minturno.Situazione più contenuta in provincia di Viterbo, con un solo campione oltre i limiti alla foce del fiume Marta a Tarquinia.
Località molto frequentate come Fregene, Torvajanica, San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga e Gaeta hanno invece registrato valori entro i limiti di legge, segnale di una qualità delle acque più stabile ma da monitorare.
Legambiente: depuratori da potenziare e lotta agli scarichi abusivi
Per Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, la priorità resta il miglioramento della depurazione e il contrasto agli scarichi abusivi:«Il tallone d’Achille sono le foci dei fiumi, dove si concentra gran parte delle criticità – spiega –. Non diamo patenti di balneazione, ma segnali precisi sulle aree in cui intervenire per restituire mari più puliti e sostenibili».
Il monitoraggio, oltre alla raccolta di campioni, prevede analisi microbiologiche per individuare la presenza di enterococchi intestinali ed Escherichia coli, parametri chiave per valutare lo stato di salute delle acque.
Formia e Gaeta entrano nel progetto Life A_GreeNet
La tappa di Formia ha visto anche un importante passo verso la resilienza climatica. I comuni di Formia e Gaeta hanno infatti firmato il protocollo di adesione al progetto europeo Life A_GreeNet, che punta alla rigenerazione del verde urbano e alla creazione di una rete costiera sostenibile.Il progetto, co-finanziato dall’Unione Europea, prevede l’uso di webGIS, la pianificazione di interventi di forestazione urbana e l’implementazione dei Piani d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.
La missione di Goletta Verde: sensibilizzare e proteggere i mari
Partita il 23 giugno da Trieste, Goletta Verde concluderà il suo viaggio a inizio agosto in Liguria, continuando a evidenziare criticità e buone pratiche per la salvaguardia del mare italiano.Oltre al monitoraggio, la campagna promuove la sensibilizzazione dei cittadini: anche per il 2025 è attivo SOS Goletta, il servizio che permette di segnalare scarichi sospetti, chiazze di inquinamento o anomalie lungo le coste e le spiagge.
Il messaggio di Legambiente è chiaro: solo con depuratori efficienti, controlli severi sugli scarichi abusivi e una maggiore consapevolezza collettiva sarà possibile restituire al Lazio e all’Italia mari più puliti e sicuri per la balneazione e la biodiversità.