Roma, 19 dicembre 2025
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Saviano-Salvini, udienza rinviata al 28 gennaio. Attesa la testimonianza di Piantedosi

Processo per diffamazione tra Roberto Saviano e Matteo Salvini: l’udienza al Tribunale di Roma è stata rinviata al 28 gennaio

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 2 ore fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Ph: La Capitale

È stata rinviata al 28 gennaio 2026 l’udienza del processo per diffamazione che vede contrapposti lo scrittore Roberto Saviano e il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini. Il procedimento nasce da dichiarazioni pubbliche rilasciate da Saviano, che in passato aveva definito il leader della Lega «ministro della mala vita».

L’udienza si è tenuta il mercoledì mattina scorso, 17 dicembre, presso il Tribunale di Roma, davanti alla VI sezione penale presieduta dalla giudice Chiara Bocola. Saviano, assente in aula, è stato rappresentato dal suo avvocato Antonio Nobile, del foro di Napoli. Salvini era presente in qualità di parte civile.

Piantedosi assente per impegni istituzionali

Nel corso dell’udienza è stato dato atto dell’impedimento a comparire da parte del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, citato come teste dalla difesa. Piantedosi ha comunicato la propria indisponibilità a presenziare per impegni istituzionali, ma ha confermato la disponibilità a testimoniare da remoto.

La corte ha accolto la richiesta e ha fissato la sua discussione per il 28 gennaio 2026 alle ore 13, in modalità videoconferenza tramite il sistema Microsoft Teams. La cancelleria del tribunale è stata incaricata di coordinarsi con il gabinetto del ministro per garantire il corretto funzionamento del collegamento.

Disguido con la perizia di traduzione

L’udienza ha evidenziato anche una criticità legata alla perizia di traduzione in lingua tedesca, disposta nelle precedenti fasi del processo. Il perito incaricato non ha ritirato il documento da tradurre, né ha completato l’elaborato entro i termini previsti, rendendo impossibile la presentazione del testo tradotto per la data odierna.

Il giudice ha ordinato alla cancelleria di trasmettere al perito il verbale dell’udienza, invitandolo a prendere contatti immediati per adempiere al proprio incarico. Il termine per il deposito della perizia è stato fissato per l’11 gennaio 2026. Le parti avranno facoltà di richiedere la riconvocazione del perito per eventuali chiarimenti, qualora il contenuto dell’elaborato non risultasse sufficiente.

Documentazione acquisita e nuova udienza fissata

Durante l’udienza sono stati acquisiti documenti prodotti dalle parti. La difesa di Salvini ha fornito supporto informatico relativo alle produzioni già depositate, mentre la difesa di Saviano ha consegnato documenti in formato cartaceo, in linea con quanto presentato nelle precedenti udienze.

Oltre alla data del 28 gennaio, la corte ha già fissato una nuova udienza per il prosieguo del dibattimento, che si terrà il 16 aprile 2026 alle ore 13, sempre presso il Tribunale di Roma. Il pubblico ministero Francesco Colaiocco è stato aggiornato sulle decisioni assunte in aula.

Un processo simbolico oltre l’aspetto giudiziario

Il procedimento continua a suscitare attenzione pubblica e mediatica, non solo per i profili strettamente penali, ma anche per il valore simbolico legato alla libertà di espressione, al linguaggio politico e al rapporto tra informazione e potere.

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