Un violento incendio è divampato oggi nel cuore della Riserva naturale della Valle dell’Aniene, nel quartiere Montesacro. Le fiamme, alimentate dal caldo, dal vento e dalla presenza di sterpaglie e rifiuti, hanno rapidamente divorato una larga porzione del parco delle Valli, uno dei principali polmoni verdi del quadrante nord-est della Capitale.
L’allarme è stato lanciato dai residenti della zona, che hanno assistito impotenti al propagarsi del fuoco in un’area verde già segnata da anni di incuria. Il rogo ha interessato il tratto compreso tra la rimessa Atac di via Monte Sacro, il Poligrafico dello Stato e l’area di Ponte Nomentano, minacciando da vicino le abitazioni circostanti.
Quasi contemporaneamente, altri incendi sono divampati a Primavalle, con il fumo che ha sfiorato i palazzi circostanti, e a Cesano, dove si sospetta l’azione di un piromane seriale. Nella zona compresa tra via Campo Albino e via Prato Corazza, in particolare, si sono verificati ben quattro roghi nel giro di pochi giorni — una serie di eventi difficile da considerare casuale.
Altri focolai sono stati segnalati a Fiumicino, nell’area dietro al centro commerciale Da Vinci e alle spalle del quartiere Parco Leonardo, al confine con Piana del Sole e Ponte Galeria, all'altezza del km 1,100 dell'A12. Anas ha deciso di chiudere lo svincolo per l'autostrada interessata dalle fiamme per chi viene dalla Roma-Fiumicino. Le fiamme hanno interessato anche Fregene, in via Monte Carnevale, dove nel pomeriggio una densa colonna di fumo ha oscurato il cielo.
A sud della città, le fiamme sono divampate in via Casal Rotondo e hanno costretto le autorità a bloccare il traffico su via Appia Nuova, a partire dal civico 1032 in direzione Grande Raccordo Anulare, ma anche su via di Torricola e via delle Capannelle. Il rogo ha coinvolto un rivenditore di auto e un edificio privato.
L’incendio ha trovato terreno fertile in un’area da tempo trascurata. Le fiamme hanno coinvolto numerosi accampamenti abusivi, distruggendo baracche improvvisate, materassi, plastica e rifiuti di ogni genere disseminati lungo i sentieri. Un mix infiammabile, che ha reso l’intervento dei soccorritori ancora più complesso e pericoloso.
In pochi minuti, decine di alberi sono stati ridotti in cenere e intere colonie di fauna selvatica sono fuggite in preda al panico, mentre il delicato ecosistema della riserva veniva messo in ginocchio.
La macchina dei soccorsi si è attivata prontamente. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei Vigili del Fuoco, pattuglie della Polizia Locale del III Municipio, unità dei Carabinieri, volontari della Protezione Civile. È in corso un’operazione su vasta scala, con il supporto di mezzi speciali come autobotti, pick-up antincendio e idranti. In volo anche elicotteri della Protezione Civile per gli sganci d’acqua dall’alto.
Il DOS – Direttore delle Operazioni di Spegnimento – è attualmente sul campo per coordinare gli interventi. La priorità resta evitare che le fiamme raggiungano le abitazioni e gli impianti strategici dell’area.
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