Le opere di demolizione erano cominciate già a giugno 2024. Ruspe, transenne e operai erano arrivati in via Sannio quando è ufficialmente partito il cantiere che ridisegnerà uno dei mercati più iconici di Roma. Ora, o meglio ad inizio settembre, con l’assegnazione della gara, inizieranno i lavori a pieno regime.
Dopo anni di attese e rinvii, la trasformazione è iniziata con l’obiettivo di restituire al quartiere e alla città un mercato rinnovato ma fedele alla sua anima storica, pronto entro l’estate 2026.
Il progetto nato dalla volontà del municipio VII con un investimento da 6 milioni di euro per realizzare 96 nuovi banchi (rispetto ai 120 originari), spazi più funzionali, un’area ristoro, una piazza per eventi e un’integrazione con i giardini adiacenti.
«Dovrà mantenere la sua anima di mercato unico a Roma - spiega il consigliere capitolino Andrea Alemanni - del vintage, dell'abbigliamento usato. Come Camden Town a Londra, dove vai a comprare un giubbotto di pelle per capirci».
«E dovrà avere comunque una vocazione internazionale di turismo - precisa Alemanni - per questo ci sarà un punto di ristoro e io credo che inserire quattro attività che vendano prodotti tipici possa essere importante dal punto di vista commerciale».
Il progetto ha preso il via con la demolizione dei vecchi muretti perimetrali su via Locri e sul lato del giardino. Un primo passo, seguito dall’apertura del cantiere gestito dalla società Giubileo. Per permettere ai circa 70 operatori ancora attivi di continuare a lavorare, la strada resterà chiusa al traffico sei giorni su sette: una misura che ha già creato malumori per la scarsità di parcheggi e l’aumento del traffico locale.
Il nuovo mercato non supererà i 4,5 metri di altezza per non coprire la visuale delle mura aureliane e della basilica di San Giovanni. Le coperture dei banchi saranno integrate con elementi verdi, così da armonizzarsi con il giardino circostante.
Non solo via Sannio. A pochi passi dal mercato è iniziato un importante intervento di depaving a Viale Ipponio, che cambierà radicalmente la fisionomia dell’area. De-pavimentare significa rimuovere l’asfalto per restituire terreno naturale, migliorare il drenaggio dell’acqua piovana, abbassare le temperature e creare nuovi spazi verdi fruibili dai cittadini.
Il progetto, promosso dal dipartimento Ambiente, Mobilità e Lavori Pubblici in collaborazione con il Municipio VII, trasformerà oltre 3mila metri quadrati di superficie impermeabile in un parco pubblico pedonale, con nuove alberature, prati, aiuole fiorite, un playground per i bambini e percorsi pedonali.
La storia di via Sannio inizia nel 1957, quando gli operatori del vecchio mercato di piazza Dante furono trasferiti accanto alla basilica di San Giovanni. Tra stemmi, anfibi, jeans a zampa e giacche di pelle, il mercato divenne presto un punto di riferimento per lo stile alternativo della Capitale.
Un luogo frequentato da generazioni di romani e non solo: tra le bancarelle sono passati volti celebri, da Gabriella Ferri, figlia di un venditore ambulante della zona, fino a Sarah Jessica Parker, fotografata nel 2014 mentre provava cappelli in puro stile “Sex and the City”.
Il cronoprogramma iniziale fissava la fine dei lavori entro il 2025, in tempo per il Giubileo. Ma i ritardi accumulati hanno spostato la data all’estate 2026. «Speriamo solo che questa sia davvero la volta buona», commentano gli operatori, stanchi di vivere tra incertezze e sacrifici.
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