Tracce biologiche, filmati delle telecamere vicine alla stazione Termini e un telefono rubato da seguire col Gps. Sono gli elementi da cui partono i carabinieri per dare un volto all’uomo che la mattina di ieri, 24 agosto, ha violentato e rapinato una 60enne nel parco di Tor Tre Teste.
La vittima era entrata dal cancello di via degli Olmi, convinta di essere sola a quell’ora. Poco dopo, un uomo l’ha colpita alle spalle, spinta a terra e derubata del telefono. Quindi l’abuso, accompagnato da minacce terribili: «Ti taglio la gola», avrebbe detto l’aggressore secondo quanto riferito ai carabinieri della compagnia Casilina.
Terminata la violenza, l’uomo si sarebbe pulito utilizzando i vestiti della donna prima di dileguarsi a piedi. La 60enne, nonostante il trauma e il dolore causato da due costole fratturate, è riuscita a raggiungere la propria abitazione e, con l’aiuto dei vicini, a chiamare i soccorsi. Ricoverata al policlinico Casilino, è stata presa in carico con il protocollo del codice rosa.
Dalle prime ricostruzioni l’uomo, descritto come un giovane nordafricano con un berretto in testa, dopo lo stupro avrebbe preso un autobus in direzione della stazione Termini. Non si esclude che abbia poi ceduto il cellulare rubato a uno dei ricettatori che frequentano l’area dell’Esquilino.
Nel frattempo i militari hanno recuperato tracce biologiche nel parco e acquisito le registrazioni di alcune telecamere di sorveglianza di un vicino centro sportivo. Le indagini si concentrano anche sulla possibilità che l’aggressore graviti nella zona del Quarticciolo, da tempo segnalata per attività di spaccio.
Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei quartieri est di Roma.
«Da tempo denunciamo che quest’area, come altre, è troppo isolata. Senza una vigilanza costante diventa terreno fertile per episodi di criminalità» ha dichiarato Mauro Caliste, presidente del municipio V. «Occorre un intervento organico del Ministero dell’Interno: forze dell’ordine e carabinieri non hanno risorse sufficienti per affrontare sfide quotidiane così complesse».
Più dura la posizione di Fratelli d’Italia, con Mariacristina Masi, Daniele Rinaldi e Lorena Vinzi: «Abbiamo segnalato da tempo discariche abusive, occupazioni di spazi comunali e insediamenti illegali, ma le nostre denunce sono cadute nel vuoto. Questo episodio dimostra l’assenza di attenzione per la sicurezza dei cittadini».
Anche Alessio D’Amato, consigliere regionale e segretario romano di Azione, ha sollecitato interventi immediati: «Le donne devono poter camminare senza timore per le strade e nei parchi. Da settembre con il progetto Roma Parchi Sicuri avvieremo azioni concrete per restituire aree verdi fruibili e protette».
L’identikit dell’uomo – circa trent’anni, origine nordafricana – è ora nelle mani degli investigatori. La caccia all’aggressore è in corso, mentre resta forte l’allarme per la sicurezza nelle zone di Tor Tre Teste, Alessandrino e Centocelle.
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