Presto a Roma i lavori di scavo e ripristino delle strade effettuati dalle società di pubblici servizi saranno sorvegliati con maggiore attenzione. Con una memoria di giunta approvata nei giorni scorsi, il Campidoglio ha varato un nuovo sistema di controlli che entrerà a pieno regime entro la fine del 2025 e che punta a garantire che gli interventi eseguiti da aziende di acqua, luce, gas e telecomunicazioni vengano portati a termine a regola d’arte. L’obiettivo è chiaro: proteggere gli investimenti già effettuati sulla manutenzione stradale, evitando che scavi e ripristini mal eseguiti compromettano i lavori di riqualificazione ultimati negli ultimi anni.
Per sostenere il progetto sono state stanziate risorse immediate: 70mila euro nel 2025 e 150mila euro nel 2026. La nuova vigilanza sarà anche un supporto diretto ai municipi: sono infatti previste pattuglie con funzionari tecnici abilitati alle sanzioni, che effettueranno sopralluoghi a campione sui cantieri per verificare la qualità dei ripristini e sanzionare eventuali irregolarità.
L’assessora capitolina ai Lavori pubblici, Ornella Segnalini, ha spiegato che si tratta di un passo ulteriore per «garantire lavori di qualità e una manutenzione costante che duri nel tempo», sottolineando la necessità di un presidio stabile anche per gli interventi più urgenti e non programmati. Sulla stessa linea l’assessora al Bilancio del Campidoglio, Silvia Scozzese, che ha parlato di una scelta di responsabilità e di visione: «Ogni euro speso per le strade deve essere tutelato. Una vigilanza efficace serve a preservare nel tempo gli investimenti, perché un’infrastruttura ben mantenuta resta patrimonio della città e dei cittadini».
Il nuovo sistema di controlli arriva in un contesto di lavori già molto avanzati. Secondo i dati diffusi dall’amministrazione, sulla grande viabilità è stato completato circa il 78 per cento degli interventi programmati, con 630 chilometri riqualificati su un totale di 800. Anche la viabilità secondaria, gestita dai municipi, ha visto un’ampia serie di lavori già portati a termine. Questa misura si inserisce inoltre all’interno del nuovo Piano strade, evoluzione di quello lanciato nel 2021, che per la prima volta unisce sotto un’unica regia sia la grande viabilità che quella municipale.
Per attuarlo, il dipartimento Lavori pubblici ha già varato due maxi-gare: una da 600 milioni di euro per la manutenzione stradale e una da 120 milioni per ponti e viadotti, entrambe affidate con la formula dell’accordo quadro, scelta per assicurare tempi certi e continuità nei lavori. Con il rafforzamento dei controlli e del coordinamento tra amministrazione centrale, municipi e società di pubblici servizi, il Campidoglio punta ora a garantire strade più sicure e opere più durature per i cittadini.
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