Una società più inclusiva nasce anche dal riconoscimento di chi, ogni giorno, si prende cura degli altri. È questo il fil rouge della seconda edizione della Giornata regionale del Caregiver, figura centrale nello scacchiere sociale di ogni comunità.
L’iniziativa, promossa dalla Regione Lazio, ha riunito famiglie, esperti e istituzioni per riflettere sul ruolo dei caregiver familiari, ovvero coloro che si dedicano all’assistenza di persone con disabilità o fragilità, e per discutere nuove prospettive di welfare basate sul concetto di “progetto di vita”.
L’Assessore regionale Massimiliano Maselli ha approfondito i cambiamenti introdotti dal nuovo Piano Sociale Regionale, approvato lo scorso luglio, e le strategie europee che stanno ridisegnando il sistema dei servizi sociali.
Vogliamo dare sempre più importanza ad una figura fondamentale come quella del caregiver. È un percorso iniziato ad aprile 2024 con la legge regionale numero 5, che riconosce i suoi diritti e lo fa entrare, con ruolo preminente, nelle reti delle politiche sociali, garantendogli anche interventi di sollievo. Grazie a questa legge, inoltre, questo ruolo viene ufficializzato con la consegna di una card di riconoscimento. I caregiver, troppo spesso, rischiano di essere esautorati dalla società a causa del ruolo che sono chiamati a svolgere. Con la legge 5/2024 vogliamo che il caregiver possa prendersi cura dei suoi cari, rimanendo al contempo totalmente integrato nella società e nel mondo del lavoro.
L’obiettivo è quello di costruire un modello capace di valorizzare la cura come parte fondamentale della comunità e non solo come responsabilità individuale.
Accanto agli interventi di esperti di livello nazionale ed europeo, ampio spazio è stato dedicato alle innovazioni tecnologiche che stanno trasformando il mondo dell’assistenza, offrendo strumenti e soluzioni capaci di migliorare la qualità della vita delle persone e di chi le affianca ogni giorno.
Una parte importante della giornata è stata poi riservata ai giovani caregiver del futuro e del presente, dividendosi tra passioni, studio e cura del prossimo.
Perciò sono state ascoltate testimonianze importanti di scuola, università e inserimento lavorativo, con l’obiettivo di garantire opportunità reali di inclusione e autonomia.
La Giornata regionale del caregiver non è solo un momento di confronto, ma un invito a costruire insieme un nuovo modello di comunità solidale, capace di accompagnare le persone anche nei momenti più complessi della vita.
Abbiamo parlato con alcune persone con disabilità, caregiver e cooperative sociali che hanno partecipato all'iniziativa, come Silvana Giovannini della Cooperativa Sociale Mastri Biscottai:
Il progetto Mastri Biscottai ha preso vita dall’associazione Ylenia e gli Amici Speciali. L’autoimprenditorialità dei 27 ragazzi e ragazze con disabilità che lavorano come mastri biscottai ha fatto sì che si costituisse giuridicamente come cooperativa sociale. Per noi questo è il miglior modo di inserirli nel mondo del lavoro, in modo tale che dignità e impegno siano riconosciuti a 360 gradi
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