
Si animano le Corsie Sistine del Complesso Monumentale Santo Spirito in Sassia per la due giorni degli Stati Generali della Salute del Lazio, promossa dalla Regione per delineare le strategie sanitarie dei prossimi anni.
Nella prima giornata del 18 novembre erano presenti il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e il ministro della Salute Orazio Schillaci, insieme a direttori generali, professionisti sanitari, accademici, associazioni e rappresentanti dei pazienti.
Durante la prima mattinata di eventi, entrambi i rappresentanti delle istituzioni hanno sottolineato gli obiettivi raggiunti dal Sistema Sanitario Nazionale nel corso degli ultimi anni, partendo dalle liste d'attesa e dai fondi per il suo funzionamento
Il presidente Francesco Rocca ha evidenziato come oggi vi sia «una situazione finanziaria finalmente chiara» e un quadro definito sui fabbisogni territoriali. «È un servizio sanitario che deve affrontare nuove sfide in una società che è cambiata», ha spiegato, sottolineando la volontà di programmare «in maniera tecnica, pulita, con gli strumenti normativi a disposizione». Tra i temi anche la riduzione dell’ambito di garanzia sulle prenotazioni, «da livello regionale a livello territoriale già da gennaio».
Rocca ha ricordato che nel Lazio «ci sono 160mila persone che non si presentano ogni anno all’appuntamento fissato», e per questo è stato «avviato un sistema sanzionatorio severo». Inoltre, ha indicato un forte incremento delle prestazioni gestite dal Recup: «da 2,5 milioni nel 2022/23 a 6 milioni oggi».
Sul tema è intervenuto anche il ministro Schillaci, che ha ribadito come «le liste d’attesa sono un problema sul quale il governo ha messo la faccia. Stiamo lavorando con le regioni». Per il ministro non si tratta solo di fondi: «È un problema di organizzazione».
Il ministro della Salute ha sottolineato la linea del Governo sulle risorse economiche: «Il Fondo sanitario nazionale è passato dai 125 miliardi del 2022 ai quasi 143 nel 2026, con incrementi medi annui decisamente maggiori rispetto al passato». Le risorse, ha specificato, «sono destinate a valorizzare il personale sanitario, colmare le carenze di organico e garantire più sicurezza contro le aggressioni».
Schillaci ha quidi evidenziato che nella legge di bilancio sono previste misure dedicate: «Ci sono risorse per assumere medici e infermieri e fondi per un ulteriore aumento delle indennità di specificità, in particolare per gli infermieri».
Tra i passaggi più rilevanti, il ministro ha annunciato potenziamenti degli screening:
«Potenzieremo gli screening oncologici gratuiti su mammella e colon-retto estendendo la fascia d’età, e proseguiremo la sperimentazione sul cancro del polmone per inserirlo nei programmi nazionali».
Infine, ha segnato un cambio d’approccio: «Dobbiamo passare da una sanità reattiva a una sanità proattiva. Anticipare le malattie, non rincorrerle».
Alle testimonianze istituzionali si è affiancata quella di Antonella, paziente oncologica con oltre vent’anni di esperienza nella lotta al carcinoma mammario, che ha sottolineato l’importanza del supporto umano nel percorso di cura: «Non dimenticherò mai che mentre il medico mi diceva “lei ha un tumore”, l’infermiera mi accarezzava la mano».
La cooperativa C.A.R., presente agli Stati Generali, ha evidenziato come la presa in carico multidisciplinare e l’affiancamento psicologico siano «una garanzia per i pazienti».
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