Suonano le campanelle per i quasi 500mila studenti romani che tornano in classe. Il ritorno in classe segna puntualmente il ritorno del caos sulle strade della Capitale. Infatti questa mattina Roma si è svegliata ostaggio del traffico. Code chilometriche, tempi di percorrenza infiniti e automobilisti rassegnati a iniziare l’anno scolastico tra nervi tesi e file interminabili.
I primi segnali di paralisi si sono registrati già dalle 6:30 sull’A24, dove le code dalla circonvallazione Tiburtina arrivavano fino a Tor Cervara. Non è andata meglio sulla Salaria, congestionata dall’ingresso su via del Foro Italico fino all’aeroporto dell’Urbe.
Pesanti disagi anche sulla via Aurelia, aggravati dai cantieri in corso, mentre rallentamenti consistenti hanno caratterizzato la via del Mare e la Cristoforo Colombo in direzione centro.
Situazione critica sulla Nomentana, dove per percorrere appena 4 chilometri – da via del Casale di San Basilio verso il centro – servivano fino a 30 minuti. Tra i punti neri più insidiosi, il “black point” di via Diego Fabbri.
Non è andata meglio sulla Circonvallazione Salaria, dove dalle 7:30 il traffico procedeva a passo d’uomo, in particolare sulla carreggiata esterna.
Secondo i dati di TomTom, alle 8 del mattino la velocità media dei veicoli in tutta Roma, Grande Raccordo Anulare incluso, era di soli 18,9 km/h, con circa 72 chilometri complessivi di code.
Il rientro a scuola non significa solo studenti e zaini perchè sulle strade si scatena ogni anno un vero e proprio circo urbano. C’è chi scarica i figli al volo per non intralciare, e chi invece lascia l’auto in doppia fila, accompagna i bambini fin dentro l’ingresso e si intrattiene tra chiacchiere e sigarette, mentre la città resta bloccata.
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