L’Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini sta cambiando volto grazie a un programma di riqualificazione che coinvolge più aree dell’ospedale, dal pronto soccorso alle degenze. Un progetto che da oltre un anno, attraverso interventi strutturali e di ristrutturazione diffusi, mira a restituire alla comunità una struttura più sicura, funzionale e adeguata alle esigenze sanitarie di oggi.
Tra le opere in corso, il rinnovamento del pronto soccorso adulti rappresenta il progetto di maggiore rilievo: con una riorganizzazione dei percorsi interni, l’ampliamento degli spazi e la realizzazione di un’area dedicata alla decontaminazione.
Parallelamente, al padiglione Puddu è in fase di realizzazione la nuova terapia intensiva cardiologica UTIC, mentre sono in allestimento i locali della nuova neurochirurgia e dei nuovi ambulatori medici. Grazie ai fondi del Giubileo 2025 è stata completata la sopraelevazione della porzione del padiglione Piastra che ospita il Pronto Soccorso Pediatrico e la Chirurgia d’Urgenza, con la creazione di una nuova area di degenza da 30 posti letto, attualmente in fase di allestimento. L’investimento complessivo è stato di circa 5 milioni di euro.
Altri importanti cantieri riguardano il miglioramento sismico dei padiglioni Marchiafava, Sala, Piastra, Flaiani e Puddu, realizzato nei padiglioni storici attraverso cappotti sismici esterni e sistemi di catene interne e nei padiglioni più moderni attraverso opportuni rinforzi di nodi e pilastri e torri dissipative. Questi interventi sono finanziati dal PNRR per un importo di circa 25 milioni di euro, e i tempi di realizzazione sono in linea con le milestone proprie del PNRR.
Parallelamente, sono partiti i lavori per un ospedale di comunità nel padiglione Monaldi, sempre finanziati dal PNRR, con conclusione prevista entro il mese di giugno 2026. L’ospedale di comunità ospiterà 40 posti letto. Al piano terra della stessa struttura sorgerà la nuova centrale di sterilizzazione, servizio strategico per il funzionamento dell’intero ospedale.
Il piano di ammodernamento rientra nel più ampio programma di finanziamento regionale, che riconosce la necessità di investire sulle strutture ospedaliere per garantire sicurezza, efficienza e migliori standard di cura.
«Speriamo di far partire entro l’anno anche altri lavori per potenziare l’offerta di alte tecnologie, completare l’adeguamento degli impianti ormai vetusti e ricollocare reparti che meritano maggiore attenzione - spiega la direzione strategica dell’ospedale -. Tutto questo in linea con le indicazioni regionali, che ci hanno supportato e spronato per dare la migliore risposta possibile».
Consapevolezza e determinazione accompagnano il cronoprogramma dei lavori, sottolineano il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera, Angelo Aliquò, il Direttore Sanitario Gerardo De Carolis e la Direttrice Amministrativa Eleonora Alimenti: «Ci sono ancora tante opere da completare e da avviare, ma siamo certi che alla fine avremo un ospedale più sicuro, all’altezza delle competenze del personale e delle necessità di chi, da Roma e da fuori, si affida a noi. Il San Camillo guarda al futuro con cantieri aperti e una visione chiara: garantire cure di qualità in un contesto strutturale moderno e all’avanguardia, sostenuto anche dal sostegno finanziario regionale».
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