All’hotel Parco dei Principi di Roma, davanti a una platea gremita di amministratori locali, l’assessore capitolino Alessandro Onorato ha presentato ufficialmente «Progetto Civico Italia», la nuova rete nazionale degli amministratori civici di area progressista. Un’iniziativa che punta a unire esperienze territoriali e forze locali in una prospettiva di centrosinistra allargato.
L’evento ha visto la partecipazione di esponenti di primo piano: il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, quello di Napoli Gaetano Manfredi, la sindaca di Genova Silvia Salis, il presidente del Partito democratico Stefano Bonaccini, Goffredo Bettini e, a sorpresa, il leader del Movimento 5 stelle Giuseppe Conte, accolto da un lungo applauso del pubblico. In sala anche amministratori civici da tutta Italia – tra cui il sindaco di Udine Paolo De Toni, il deputato Ismaele La Vardera e Luciano Nobili di Italia viva – a conferma dell’ampio interesse suscitato dal progetto.
Durante il suo intervento, Onorato ha descritto la nuova piattaforma come «una rete che mette insieme migliaia di persone che non si rassegnano a mettersi in fila davanti ai capibastone di turno». Poi ha spiegato: «Nasce oggi una rete civica, riformista e popolare, capace di dare voce a tantissime esperienze amministrative già attive in tutta Italia. Sono realtà che governano città, province e regioni e che possono arricchire il campo largo del centrosinistra. Il nostro obiettivo è costruire un’alternativa credibile al governo Meloni».
L’assessore ha poi chiarito la collocazione politica del movimento: «Non ci interessa fondare un partito di centro: il nostro spazio naturale è nel centrosinistra. Ma quello che conta davvero sono le cose da fare, non le etichette».
Dal palco, il sindaco Gualtieri ha sottolineato il valore della partecipazione e del civismo come motore del cambiamento: «È bello vedere tanta partecipazione a questa iniziativa. In un momento decisivo per il Paese serve la mobilitazione di chi già oggi contribuisce al buon governo. A Roma abbiamo scelto di costruire una coalizione in cui il ruolo del civismo è centrale. Questo non significa togliere spazio a qualcuno, ma allargare lo spazio per tutti».
Gualtieri ha ribadito che «le forze del civismo e dell’associazionismo sono risorse preziose per un centrosinistra forte, vincente e di governo», ricordando come anche nella sua giunta «la componente civica coinvolge molti cittadini che non si identificano nei partiti ma vogliono dare un contributo concreto alla città».
La sindaca Salis ha portato la voce degli amministratori locali: «Siamo cittadini che si mettono al servizio del territorio, raccontando cosa significa amministrare e quali carenze viviamo ogni giorno. Oggi non serve attaccare la destra, serve proporre una politica diversa, di contenuti e di soluzioni».
Dello stesso avviso Manfredi, anche presidente dell’Anci, che ha definito «Progetto Civico Italia» «uno strumento utile per coinvolgere le energie che operano nei Comuni e che possono contribuire anche a un progetto politico nazionale».
L’arrivo di Conte ha segnato uno dei momenti più attesi della giornata. Dal palco, Onorato lo ha ringraziato per «il lavoro fruttuoso fatto in questi anni, utile al campo largo». Lo stesso leader del M5s ha espresso apertura verso la nuova rete civica: «Ho ascoltato con interesse la relazione di Onorato. Se c’è un progetto che nasce dal basso, di impronta civica e nel segno del rinnovamento, il dialogo può essere interessante. Voglio contribuire a costruire un progetto politico progressista, capace di rappresentare un’alternativa efficace al governo Meloni».
Tra gli applausi finali, l’iniziativa si è conclusa con un omaggio ai carabinieri uccisi nel Veronese e all’autista del pullman dei tifosi del Pistoia Basket, morto durante un recente episodio di violenza. La convention ha segnato un passaggio politico significativo: dalla collaborazione tra amministratori civici e partiti del centrosinistra nasce un laboratorio di idee che punta a rinnovare la classe dirigente e a costruire, dal basso, una nuova alleanza progressista.
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