E’ morto il 2 ottobre Mattia Liguori, in uno scontro stradale con un’automobile, mentre rientrava a casa in bicicletta dalla manifestazione pro Palestina nata spontaneamente a Roma. Il ragazzo, studente del liceo Lucrezio Caro, si trovava in Corso Francia, un viale a sei corsie - tristemente celebre per la sua pericolosità - considerato «un’ autostrada» urbana dove hanno perso la vita altri giovani prima di lui. Ora, «per trasformare un dolore personale in un gesto collettivo di consapevolezza e memoria» gli amici di Mattia, la famiglia e l’associazione Salvaiciclisti hanno organizzato «Cycling in the Air» con il sostegno dei municipi II e XV.
Sabato 25 ottobre alle ore 10 ci sarà un momento di ricordo con la posa della bici bianca proprio nel luogo in cui è morto Mattia. Poi un corteo in bicicletta percorrerà Corso Francia fino a piazza Grecia dove, tra le testimonianze di studenti e amici, è in programma un concerto in ricordo del ragazzo.
«Non ci sono parole per commentare la morte di Mattia, c’è solo un grandissimo dolore», ha detto la presidente del II municipio Francesca Del Bello: «Quello che si può fare è agire: ecco perché abbiamo accolto l’iniziativa con il patrocinio e con l’aiuto organizzativo e parteciperemo con commozione e vicinanza», ha aggiunto la presidente che ha anche voluto riportare un episodio: «Durante la manifestazione del 4 ottobre a Roma, quando Mattia era morto da due giorni, mi ha colpito un cartello sul quale c’era scritto “Mattia è qui con noi” per ricordare il ragazzo ma anche il suo impegno sociale».
Un impegno ribadito nella direttiva di giunta che il municipio ha approvato nella giornata di martedì 21 ottobre con la quale l'ente territoriale aderisce ufficialmente alla manifestazione: «Mattia, era uno studente del quinto anno del Liceo Lucrezio Caro che amava la musica, suonava la chitarra, componeva ed era sempre impegnato e partecipe delle diverse iniziative scolastiche», si legge nel documento.
Ma gli obiettivi degli organizzatori vanno ben oltre la commemorazione e intendono portare l'attenzione sul tema della sicurezza stradale a Roma. D'altro canto proprio questo quadrante della città, nelle ultime settimane, è stato protagonista di uno scontro culturale tra chi ha accolto le nuove ciclabili favorevolmente e chi le ha osteggiate.
«Vogliamo sensibilizzare istituzioni e cittadini sulla fragilità di chi si muove sulle strade e sull’urgenza di interventi concreti», scrive in una nota Salvaiciclisti. «Chiediamo che le amministrazioni cittadine intervengano per impedire l’eccessiva velocità sulle strade, si occupino della messa in sicurezza degli attraversamenti e delle piste ciclabili, di una segnaletica più efficace e della promozione della cultura e del rispetto reciproco», aggiunge l'Associazione che vorrebbe una città «più attenta alla vita di tutti:ciclisti, pedoni ed automobilisti affinché Roma diventi uno spazio sicuro per ciascuno».
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