Un Natale che si ribalta: torna Anarchristmas a Roma

A Roma il Natale torna a sporcarsi le mani di libertà. Non quella gridata, ma quella sottile, ironica, capace di scardinare le abitudini con piccoli gesti di creatività condivisa. È questo lo spirito di Anarchristmas 2025, la nuova edizione dell’appuntamento ideato da Seconde Vue, lo spazio curatoriale fondato da Federica Dollfus di Volckersberg, che anche quest’anno sceglie di raccontare le feste da un’angolatura ribelle e profondamente umana.

Appena superata la soglia di Via di Monserrato 100, il pubblico viene accolto da un brindisi che è già una dichiarazione d’intenti: “Lo Spirito Libero”, cocktail creato da Amaro Fratellì, pensato per sciogliere formalismi e rigidità natalizie. Il primo invito è semplice: entrare nel clima giocoso di un Natale meno perfetto e più vero.

Tra le esperienze più attese ritorna il Tarot Corner, un luogo che ha ormai assunto il valore di un piccolo rito comunitario. Niente predizioni, nessuna promessa di futuro: le carte diventano uno spazio di immaginazione, un modo per rileggere simboli e desideri che il mese di dicembre porta inevitabilmente con sé.

Quest’anno la fotografia si prende il compito di ribaltare un’icona: la fotografa Francesca Guarini allestisce un set che decostruisce la tradizionale foto con Babbo Natale. Niente pose composte né sorrisi tirati: qui Babbo Natale è chiacchierone, imprevedibile, quasi un complice. Gli scatti sono volutamente imperfetti, vibranti, costruiti sulla spontaneità.

A scardinare ulteriormente le aspettative arriva anche il monologo “Non so se ci arrivo” di Eva Milella, un viaggio teatrale dentro il disordine affettuoso che accompagna il mese più contraddittorio dell’anno. Tra comicità e vulnerabilità, Milella trasforma il groviglio di dicembre in un momento condiviso, dove fragilità e tenerezza diventano occasione di incontro.

Con questa edizione, Anarchristmas conferma la vocazione di Seconde Vue come spazio di ricerca e sperimentazione artistica: un laboratorio in cui performance, fotografia e rituali contemporanei ridisegnano il senso delle feste.

Un Natale che non chiede di essere rassicurante. Un Natale che non si limita ad adornare, ma che prova—senza paura—a raccontare.

Giovedì 4 dicembre 2025, dalle ore 18
Seconde Vue – secondevuemonserrato@gmail.com – IG @secondevue_rome_
Eva Milella – 351 019 1027 – milavagante@yahoo.it