Roma, 23 ottobre 2025
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«Lo spaccio è fuori controllo a Ostia»: Colosimo lancia l’allarme e invita i cittadini a denunciare

«Nessun nuovo Spada o Fasciani se la città reagisce unita». Gualtieri: «Più telecamere, agenti e presidio sul territorio»

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 1 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 3'

Un segnale forte contro la criminalità organizzata sul litorale romano arriva da Ostia, dove la Commissione parlamentare antimafia ha tenuto martedì 21 ottobre una serie di audizioni con magistrati, forze dell’ordine e istituzioni locali. Al termine dei lavori, la presidente Chiara Colosimo ha parlato di «una situazione di narcotraffico e piazze di spaccio ormai fuori controllo» e ha rivolto un appello diretto alla cittadinanza: «Non bisogna lanciare anatemi o allarmi ma affidarsi alle forze di polizia e denunciare».

Colosimo ha sottolineato come nel territorio del X municipio stia crescendo «il fenomeno delle estorsioni e dei tentativi di estorsione», aggiungendo che «non ci sarà nessun nuovo clan Fasciani o Spada se la cittadinanza denuncerà. Non possono esserci reticenze».

«Ostia scelta dopo un’estate di episodi incendiari e intimidazioni»

La presidente ha spiegato che la scelta di convocare la missione proprio a Ostia nasce «dall’attenzione dovuta agli episodi di criminalità organizzata registrati durante l’estate, tra incendi e intimidazioni», e dalla necessità di «dare un quadro chiaro anche a chi lavora sul territorio». Ha ribadito che in questa fase «non c’è spazio né per i figli d’arte dei vecchi clan autoctoni, né per i successori del “grande raccordo criminale” e per gli uomini di Senese».

Colosimo ha quindi rivolto un appello agli imprenditori e ai giovani del litorale: «Non siate complici della criminalità organizzata, denunciate. Le intimidazioni non possono essere sottovalutate. Rinnovo l’invito agli imprenditori a non essere omertosi e ai ragazzi a non vendersi per 150 euro».

Solidarietà a Sigfrido Ranucci dopo l’attentato

Nel corso della conferenza stampa, Colosimo ha inoltre confermato che il giornalista Sigfrido Ranucci, al quale nei giorni scorsi è stata fatta esplodere l’auto a Campo Ascolano, sarà ascoltato in Commissione antimafia «quando e come vorrà lui». «Ho accolto subito la richiesta – ha detto – ma non intendo fare pressioni. Nessun atto del genere, a maggior ragione verso un giornalista che fa inchieste, può essere tollerato o sottovalutato. Esprimo solidarietà a Ranucci, ma prima di indicare piste è necessario attendere i risvolti delle indagini. Anche lì, maggiori telecamere aiuterebbero».

Gualtieri: «Serve una presenza massiccia sul territorio»

Accanto alla presidente Colosimo, il sindaco Roberto Gualtieri ha ribadito l’impegno del Campidoglio per il contrasto alla criminalità: «Siamo qui per testimoniare l’unità delle istituzioni. Grazie alla fermezza dello Stato, negli anni scorsi sono stati inflitti colpi durissimi ai vertici delle organizzazioni mafiose, ma bisogna evitare che i vuoti lasciati siano riempiti».

Gualtieri ha spiegato che «anche a Ostia, come in molte città italiane, c’è una proliferazione di piazze di spaccio e una domanda diffusa di stupefacenti che alimenta la criminalità». Per questo il Comune ha deciso di «rafforzare il presidio del territorio con 30 nuovi agenti della polizia locale», di potenziare «l’illuminazione pubblica con un investimento di 2,7 milioni di euro» e di «aumentare la videosorveglianza, con il passaggio da 66 a 89 telecamere operative, fino a raggiungere quota 107».

Il sindaco ha inoltre annunciato l’attivazione di «un nuovo sistema di controllo dei varchi stradali, che consentirà alle forze dell’ordine di monitorare i veicoli in entrata e in uscita, individuando quelli rubati o sospetti».

Giannini: «Segnali positivi, ma non bisogna abbassare la guardia»

Il prefetto Lamberto Giannini ha ringraziato la Commissione antimafia per aver «colto un momento decisivo per Ostia», sottolineando che «sono stati raggiunti molti risultati grazie all’azione delle forze di polizia e alle interdittive antimafia». Tuttavia, ha avvertito, «dopo ogni azione di contrasto si creano dei vuoti che qualcuno tenta di riempire: serve ancora molto lavoro».

Giannini ha comunque rilevato «una forte voglia delle istituzioni e dei cittadini di andare avanti nella legalità», citando esperienze virtuose come l’Ostiamare calcio, le palestre della legalità e le iniziative del terzo settore «che aiutano i ragazzi a trovare alternative alla strada».

Un fronte comune contro il ritorno dei clan

La giornata di lavori a Ostia si è così chiusa con un messaggio condiviso: «Nessuno deve sentirsi solo di fronte alla criminalità. Lo Stato c’è, ma serve il coraggio dei cittadini», ha detto Colosimo. Gualtieri ha ribadito che «non bisogna abbassare la guardia», mentre Giannini ha richiamato «alla responsabilità collettiva». L’obiettivo, per tutti, è impedire che sul litorale romano possa tornare a consolidarsi il potere dei clan.

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