Roma, 8 ottobre 2025
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Corviale al centro del rap: oltre 10mila persone per il Red Bull 64 Bars Live

Il pomeriggio si è aperto con un warm up in stile block party, tra i dj set di Touch The Wood e Wad, e le prime performance di Kira, Gemello, Mezzosangue e Uzi Lvke

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 5 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Sabato scorso, il quartiere di Corviale è diventato il cuore pulsante della musica urban italiana. Tra le mura del «Serpentone», simbolo spesso raccontato per il suo degrado, si è accesa una nuova narrazione: quella della rinascita culturale e musicale. La quarta edizione del Red Bull 64 Bars Live ha trasformato la periferia romana in un’arena a cielo aperto, accogliendo oltre 10mila persone in una serata che ha unito generazioni, linguaggi e stili della scena hip hop nazionale.

Un block party tra periferia e ritmo

Il pomeriggio si è aperto con un warm up in stile block party, tra i dj set di Touch The Wood e Wad, e le prime performance di Kira, Gemello, Mezzosangue e Uzi Lvke — quest’ultimo, artista cresciuto proprio a Corviale, diventato simbolo autentico del quartiere. A orchestrare l’intero spettacolo dal main stage è stato Sick Luke, direttore musicale e «architetto sonoro» di un evento che ha mescolato rap, storytelling e spettacolarità.

Tre atti per raccontare il rap

Tre gli atti che hanno scandito la serata: Per il rap, Per la gente e Per Corviale.
Nel primo, Fabri Fibra ha acceso la folla con un ingresso scenografico da veterano, seguito da Ele A — che ha presentato anche un brano inedito — e dall’atteso debutto internazionale di Lacrim, ospite d’eccezione.
Nel secondo atto, Tony Boy e Lazza hanno rappresentato la nuova generazione del rap italiano, portando energia pura e coinvolgimento in ogni barra.

Per Corviale: il cuore del gran finale

Il momento più intenso è arrivato con il terzo atto, dedicato a Corviale, quando la periferia ha preso la parola attraverso i suoi protagonisti: Side Baby, Uzi Lvke, Ketama126, Franco126, Danno e Noyz Narcos, quest’ultimo autore di un finale potente e cinematografico. Il gran finale ha unito sullo stesso palco i collettivi storici della scena romana — Truceklan, Love Gang 126, Dark Polo Gang e Colle der Fomento — in una celebrazione corale della cultura hip hop, fatta di radici, rispetto e identità.

Cultura, energia e sostenibilità

Tra i partner principali dell’evento, adidas Originals, che ha firmato la prima edizione romana confermando il legame con la scena rap e le periferie urbane, e Plenitude, che ha fornito un impianto fotovoltaico da 2,58 kWp destinato a restare come lascito energetico per il quartiere. Un gesto simbolico ma concreto, che intreccia cultura e sostenibilità, musica e futuro.

Oltre il concerto: la rinascita urbana

Il Red Bull 64 Bars Live 2025 non è stato solo un concerto, ma un progetto di riscatto urbano: una notte in cui Corviale è diventato il centro del rap, dell’arte e dell’energia collettiva.
Lo show completo è disponibile su Red Bull Droppa, il canale YouTube dedicato alla nuova musica. «Corviale non è solo cemento — è voce, è ritmo, è comunità. Ed è proprio la cultura di strada che può cambiare le cose».

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