Roma, 20 novembre 2025
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Cecile McLorin Salvant chiude la 49° dedizione del Roma Jazz Festival

Appuntamento domenica 23 novembre, ore 18 all'Auditorium Parco della Musica "Ennio Morricone" – Sala Sinopoli

di Redazione La CapitaleULTIMO AGGIORNAMENTO 3 ore fa - TEMPO DI LETTURA 2'

Dopo quasi un mese denso di appuntamenti con artisti provenienti da tutto il mondo, dalle grandi star ai più appassionati innovatori di un genere che non conosce confini, di produzioni speciali e progetti dedicati ai più piccoli, il Roma Jazz Festival 2025 si chiude in grandissimo stile il 23 novembre alle ore 18 in Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica con l'attesissimo concerto di Cécile McLorin Salvant, artista in grado di lasciare a bocca aperta anche il pubblico più sofisticato.

La storia dell'artista

Nata a Miami da madre francese e padre haitiano, formatasi sulla musica barocca, oltre a essere una cantante che sorprende per tecnica vocale e capacità affabulatorie, McLorin è anche una compositrice e artista visiva. Ha ricevuto i Grammy Awards per ben 3 album consecutivi: The Window, Dreams and Daggers e For One to Love.

Nei suoi concerti, che sono anche dei veri show teatrali, crea incredibili connessioni fra vaudeville, blues, jazz, folk e musica barocca, raccontando – come fa nei suoi album – storie di diaspora, ambiente, appropriazione culturale e feticismo.

Nel pieno di un lungo e fitto tour mondiale, al Roma Jazz Festival – accompagnata da Sullivan Fortner al pianoforte, Yasushi Nakamura al contrabbasso e Kyle Poole alla batteria – Cécile McLorin Salvant presenta le composizioni del suo ultimo album Oh Snap, uscito lo scorso 19 settembre per Nonesuch Records. Un disco di brani brevi e intimi che nasce dall'esigenza di rimettere al centro del processo compositivo gli elementi di gioia e spontaneità e che riflette l'influenza della musica che l'artista ascoltava durante la sua infanzia negli anni '90 a Miami, dalle boy band al grunge, dal folk al rock.

Le recensioni del nuovo disco

La nuova opera di Cécile McLorin Salvant è stata incensata dalla stampa internazionale, a partire dal Guardian che lo scorso settembre ha nominato Oh Snap disco del mese, usando queste parole: «Un'artista [...] dal talento raro e di estrema versatilità. La meditativa Expanse, nata durante la pandemia, l'elettro-pop giocoso di A Little Bit More e la traccia che dà il titolo all'album, con il suo ritmo sincopato, mostrano quanto questa straordinaria artista sappia ingegnosamente reinventarsi».

Gli fa eco Record Collector: «Con la sua voce pura ed elastica, la tre volte vincitrice del Grammy Cécile McLorin Salvant ha la capacità di condurre gli ascoltatori verso territori inesplorati... un ciclo di canzoni straordinariamente caleidoscopico che esplora art-rock, Americana, R&B futurista, pop anni '80 ed elettronica. L'album è sbalorditivo nella sua ampiezza musicale». L'Associated Press, invece, ha scritto che «il vocabolario musicale di Cécile McLorin Salvant è una meraviglia». Stereogum chiosa così: «Salvant sta rapidamente andando oltre i confini del jazz, e io la seguirò ovunque decida di andare».

Foto: Cécile McLorin Salvant. Credit: Ebru Yildiz

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