Un maxi striscione, le mascherine antismog e un messaggio chiaro: «Meno auto, più mezzi pubblici, sharing mobility e bici». Così questa mattina i volontari di Legambiente hanno animato via Panama, nel cuore dei Parioli, per sostenere il Grab, il Grande Raccordo Anulare delle biciclette, la ciclovia che il Comune di Roma sta realizzando per unire quartieri, parchi e arterie centrali in un anello ciclabile di 45 chilometri.
Se i cantieri del Grab proseguono in più zone della Capitale, ai Parioli non mancano i malumori. Alcuni residenti contestano la riduzione dei parcheggi destinati alle auto private. Una battaglia che Legambiente giudica «surreale».
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio e responsabile nazionale mobilità dell’associazione, sottolinea: «Sono le troppe auto in città che bloccano via Panama come tutte le strade della Capitale, non le biciclette o i cantieri della mobilità sostenibile».
E aggiunge: «A Roma continua ad aumentare il numero di auto in circolazione e il traffico, ovunque, è paralizzato dalla loro enorme quantità. Sono le auto a bloccare le strade, a inquinare l’aria e a generare una violentissima incidentalità, certamente non bici, monopattini o mezzi pubblici».
Per Legambiente, la mobilità del futuro non può che passare dalla riduzione dei veicoli privati. «C’è bisogno di tante ciclabili sicure che permettano di rinunciare agli spostamenti in macchina», prosegue Scacchi, che definisce «assurda» la difesa dei parcheggi sotto casa nei quartieri più congestionati.
«Per una Capitale più vivibile, un po’ più bella e più europea non si può che passare indissolubilmente dalla riduzione delle auto in movimento o in sosta su tutti i quartieri, soprattutto in quelli dove lo spazio è chiaramente finito, divorato completamente dalle vetture private».
Da qui la richiesta diretta all’amministrazione: «Il Comune vada invece avanti nella realizzazione del Grab e acceleri con tutti gli altri percorsi per le bici e per il trasporto pubblico, da nuove preferenziali per i bus di superficie ai tram Tva, Termini-Tor Vergata, Togliatti e Tiburtina, fino ai prolungamenti di tutte le metro».
Il Grab, sottolineano gli ambientalisti, rappresenta non solo un’infrastruttura ciclabile ma anche un simbolo di una città che vuole cambiare passo. L’obiettivo è favorire l’uso della bicicletta e della mobilità condivisa, ridurre l’inquinamento e decongestionare le strade.
Intanto il blitz fotografico di via Panama ha lanciato un segnale preciso: tra chi difende i parcheggi e chi chiede più ciclabili, la partita sulla mobilità a Roma è appena iniziata.
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