Un assalto mortale ha sconvolto il basket italiano. Raffaele Marianella, 65 anni, originario di Roma ma residente a Firenze, è morto dopo che il pullman dei tifosi del Pistoia Basket 2000 è stato colpito da un mattone lanciato da un gruppo di incappucciati lungo la superstrada Rieti-Terni, nei pressi di Contigliano, la sera di domenica 19 ottobre.
L’uomo, che sarebbe andato in pensione tra pochi mesi, era seduto accanto al collega che guidava il mezzo. Il pullman, con a bordo 45 tifosi pistoiesi di ritorno dalla partita di Serie A2 contro la Sebastiani Rieti, era diretto verso Terni quando è stato colpito frontalmente da due grossi mattoni lanciati dai bordi della carreggiata. Uno di questi ha sfondato il parabrezza e colpito in pieno Marianella, che è morto sul colpo nonostante l’intervento immediato dei soccorritori del 118.
Marianella lavorava da alcuni mesi per la società di trasporti Jimmy Travel, con sede a Osmannoro, in provincia di Firenze, specializzata nel noleggio e nel trasporto di tifoserie.
Secondo le ricostruzioni delle forze dell’ordine, il pullman dei tifosi pistoiesi sarebbe stato seguito per alcuni chilometri da un gruppo di auto, subito dopo la fine della partita e il disimpegno della scorta della polizia.
L’imboscata sarebbe scattata dopo appena dieci minuti di viaggio: i tifosi avversari, nascosti dietro il guardrail nei pressi di Contigliano, hanno lanciato pietre e mattoni contro la parte frontale del mezzo.
La squadra mobile di Rieti ha portato negli uffici una decina di sostenitori locali per essere ascoltati sull’accaduto, mentre tutti i tifosi del Pistoia presenti sul pullman sono stati identificati.
La tragedia, avvenuta intorno alle 22 di domenica, ha provocato sdegno e dolore in tutto l’ambiente sportivo italiano e non solo.
In una nota, la Sebastiani Basket Rieti ha definito l’agguato «un fatto gravissimo», prendendo le distanze da quanto accaduto: «La società si dissocia completamente da quanto accaduto ed esprime il più sincero cordoglio e la propria vicinanza alla famiglia dell’autista tragicamente scomparso».
La società reatina ha inoltre disposto il silenzio stampa a tempo indeterminato, spiegando che «in attesa del progredire delle indagini, nessuno dei nostri tesserati rilascerà dichiarazioni».
Anche il Pistoia Basket 2000 ha espresso «sgomento e dolore» per la morte di Marianella, affermando che «nessuna rivalità sportiva può giustificare un simile atto di violenza».
Sono giunte poco dopo l'atto anche le parole di condanna del ministro dello Sport Andrea Abodi: «Ma come è possibile morire così, mentre si torna a casa dopo una partita di basket?», ha scritto il ministro su X. «È sconvolgente l’assalto perpetrato da delinquenti che si sono trasformati in assassini e non potranno mai essere definiti tifosi - ha aggiunto -. Lo sport è vita e questi criminali sono tutt’altro».
Cordoglio alle famiglie da parte della presidente del Consiglio Giorgia Meloni: «Una notizia terribile che lascia senza parole. L'assalto al pullman dei tifosi del Pistoia Basket, costato la vita a un autista colpito da un mattone, è un atto di violenza inaccettabile e folle», scrive la premier sui social. «Esprimo il mio profondo cordoglio alla famiglia della vittima e la mia vicinanza a chi ha assistito a questa tragedia - aggiunge -. Confido che i responsabili di questo gesto vigliacco e criminale vengano individuati e assicurati rapidamente alla giustizia».
La procura di Rieti ha aperto un fascicolo per omicidio, affidando le indagini alla squadra mobile e alla Digos. Gli investigatori stanno acquisendo i filmati delle telecamere di sorveglianza lungo la superstrada e raccogliendo testimonianze dei tifosi e dei residenti della zona.
Gli inquirenti ritengono che l’assalto sia stato preparato in anticipo, approfittando dell’assenza della scorta e del tragitto prevedibile del mezzo. L’obiettivo ora è identificare il gruppo di aggressori responsabili di un gesto che ha trasformato una domenica di sport in una tragedia senza precedenti per il basket italiano.
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