
La rubrica “Alla scoperta dei piatti da mangiare a Roma de La Capitale” fa tappa a Il Giardino ai Fori, in Largo Corrado Ricci 37A, nel cuore più archeologico e suggestivo della città. Una cornice unica: dai tavoli immersi nel verde si scorgono i Fori Imperiali, il Colosseo poco distante, il respiro millenario della città che accompagna ogni piatto e ogni calice.
Qui Roma non è sfondo, ma presenza viva: le piante rampicanti, le luci calde, l’atmosfera sospesa tra storia e contemporaneità rendono il Giardino ai Fori uno dei luoghi più affascinanti dove concedersi una cena indimenticabile. Ed è proprio qui che nasce un piatto speciale: l’amatriciana ai frutti di mare, un incontro sorprendente tra tradizione e innovazione.
Al Giardino ai Fori, la creatività dialoga con la tradizione senza mai romperla. L’amatriciana ai frutti di mare rappresenta questa filosofia: un’interpretazione nuova che valorizza la ricetta storica, arricchendola con note marine.
Nel piatto arrivano: guanciale croccante, come vuole l’amatriciana autentica, pomodorini freschi, vongole, calamaretti, mazzancolle e bocconcini di salmone con cipolla, aglio e basilico per arricchire i piatto con profumi mediterranei.
Il risultato è una salsa avvolgente e armoniosa, in cui mare e terra convivono senza sovrastarsi. La pasta, scialatielli che pescano perfettamente ogni sfumatura del condimento.
L’accostamento può sembrare moderno, ma affonda le sue radici nella storia culinaria italiana, fatta di creatività, adattamento e intuizioni nate dalla vita quotidiana.
L’amatriciana nasce ad Amatrice come evoluzione della gricia, piatto dei pastori che portavano con sé ingredienti semplici: guanciale stagionato, pecorino e pasta secca. Nel Settecento il pomodoro arricchisce la ricetta, trasformandola nella versione oggi più conosciuta.
I frutti di mare, invece, sono presenti nella cucina laziale sin dai tempi dell’antica Roma: tra Anzio, Gaeta e Ostia, pescatori e famiglie costiere li utilizzavano quotidianamente, creando piatti sapidi e profumatissimi.
Le cucine popolari italiane hanno sempre unito ciò che la terra offriva: ingredienti di montagna e di mare si incontravano nelle trattorie e nelle case, dando vita a contaminazioni spontanee. Anche l’amatriciana ai frutti di mare nasce così: dall’arte di arrangiare, dall’intuizione di unire guanciale e pescato fresco, da quella libertà tipica della cucina romana.
Il Giardino ai Fori offre un’esperienza che va oltre il piatto: i tavoli nel verde, la vista mozzafiato sui Fori, le luci calde che rendono l’atmosfera intima e suggestiva. Il personale accoglie con gentilezza e competenza, raccontando con passione la filosofia del locale e le sue proposte.
Una tappa imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza gastronomica autentica con una vista che solo la Capitale può regalare.
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