Roma, 4 dicembre 2025
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Il Giardino ai Fori: l’amatriciana ai frutti di mare con vista sulla storia di Roma

Qui la creatività dialoga con la tradizione senza mai romperla

di SponsorULTIMO AGGIORNAMENTO 7 giorni fa - TEMPO DI LETTURA 2'

La rubrica “Alla scoperta dei piatti da mangiare a Roma de La Capitale” fa tappa a Il Giardino ai Fori, in Largo Corrado Ricci 37A, nel cuore più archeologico e suggestivo della città. Una cornice unica: dai tavoli immersi nel verde si scorgono i Fori Imperiali, il Colosseo poco distante, il respiro millenario della città che accompagna ogni piatto e ogni calice.

Qui Roma non è sfondo, ma presenza viva: le piante rampicanti, le luci calde, l’atmosfera sospesa tra storia e contemporaneità rendono il Giardino ai Fori uno dei luoghi più affascinanti dove concedersi una cena indimenticabile. Ed è proprio qui che nasce un piatto speciale: l’amatriciana ai frutti di mare, un incontro sorprendente tra tradizione e innovazione.

Il piatto simbolo: l’amatriciana ai frutti di mare

Al Giardino ai Fori, la creatività dialoga con la tradizione senza mai romperla. L’amatriciana ai frutti di mare rappresenta questa filosofia: un’interpretazione nuova che valorizza la ricetta storica, arricchendola con note marine.

Nel piatto arrivano: guanciale croccante, come vuole l’amatriciana autentica, pomodorini freschi, vongole, calamaretti, mazzancolle e bocconcini di salmone con cipolla, aglio e basilico per arricchire i piatto con profumi mediterranei.

Il risultato è una salsa avvolgente e armoniosa, in cui mare e terra convivono senza sovrastarsi. La pasta, scialatielli che pescano perfettamente ogni sfumatura del condimento.

Perché unire amatriciana e frutti di mare? Un racconto di storia e ingegno

L’accostamento può sembrare moderno, ma affonda le sue radici nella storia culinaria italiana, fatta di creatività, adattamento e intuizioni nate dalla vita quotidiana.

L’amatriciana nasce ad Amatrice come evoluzione della gricia, piatto dei pastori che portavano con sé ingredienti semplici: guanciale stagionato, pecorino e pasta secca. Nel Settecento il pomodoro arricchisce la ricetta, trasformandola nella versione oggi più conosciuta.

I frutti di mare, invece, sono presenti nella cucina laziale sin dai tempi dell’antica Roma: tra Anzio, Gaeta e Ostia, pescatori e famiglie costiere li utilizzavano quotidianamente, creando piatti sapidi e profumatissimi.

Le cucine popolari italiane hanno sempre unito ciò che la terra offriva: ingredienti di montagna e di mare si incontravano nelle trattorie e nelle case, dando vita a contaminazioni spontanee. Anche l’amatriciana ai frutti di mare nasce così: dall’arte di arrangiare, dall’intuizione di unire guanciale e pescato fresco, da quella libertà tipica della cucina romana.

Un’atmosfera che incanta

Il Giardino ai Fori offre un’esperienza che va oltre il piatto: i tavoli nel verde, la vista mozzafiato sui Fori, le luci calde che rendono l’atmosfera intima e suggestiva. Il personale accoglie con gentilezza e competenza, raccontando con passione la filosofia del locale e le sue proposte.

Perché vale la pena andarci

Una tappa imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza gastronomica autentica con una vista che solo la Capitale può regalare.

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