Lavorare sulla prevenzione per evitare altre tragedie. La cerimonia in ricordo di Giampaolo Borghi, il vigile del fuoco morto per portare in salvo la cittadinanza nel corso dell’alluvione del 1965 a Labaro e Prima Porta, guarda al presente e al futuro.
Nella mattinata di martedì 2 settembre, a 60 anni dall’evento in cui rimasero uccise 13 persone e ne furono evacuate 4mila, è stata deposta una corona alla stele commemorativa della Stazione di Labaro. «Medaglia d’oro al Valore Civile, il ricordo di Borghi è sempre vivo sul nostro territorio con una scuola e una piazza a lui intitolati», ha detto il presidente del municipio Daniele Torquati sottolineando l’importanza della prevenzione.
«Il risanamento idraulico dei nostri quartieri e la mitigazione del rischio restino una priorità assoluta per i nostri territori», ha precisato Torquati.
Commemorazione per il Vigile del fuoco Borghi
Per mantenere alta l’attenzione su un problema che ha coinvolto più volte i quartieri di Labaro e Prima Porta, dove l’ultima alluvione si è verificata nel 2014, il municipio ha avanzato una proposta. Nei prossimi mesi si terrà, infatti, un evento alla scuola Borghi, insieme ai Vigili del fuoco e alle associazioni, per coinvolgere gli studenti e le studentesse al fine di «rendere la comunità sempre più consapevole e informata».
Commemorazione per il Vigile del fuoco Borghi
Oltre ai rappresentanti municipali - della giunta e del consiglio - alla commemorazione hanno partecipato la vice comandante del Comando Provinciale dei vigili del Fuoco Biancamaria Cristini, i rappresentanti dell’associazione di Mutuo soccorso tra Vigili ed ex Vigili del Fuoco oltre a quelli dell’associazione nazionale Vigili del fuoco.
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