
Roma celebra i quarant’anni del Premio Solinas, dal 1985 il più autorevole riconoscimento italiano per la scrittura cinematografica. Il 16 dicembre 2025, nella Capitale, il convegno «Colpire al cuore. La forza delle storie e degli esordi» e la cerimonia di premiazione hanno segnato un anniversario simbolico per il cinema italiano.
Sono vincitori ex-aequo del Premio Internazionale Franco Solinas 2025 alla Migliore Sceneggiatura «Furore» di Federico Amenta e Paoli De Luca e «Il vulcano non erutta mai davvero» di Raffaele Iaccarino e Vittorio Perrucci, che si aggiudicano un premio complessivo di 9.000 euro.
La giuria della seconda fase, composta da Giulia Calenda, Edoardo De Angelis, Nicola Giuliano, Susanna Nicchiarelli, Laura Paolucci, Federico Pedroni e Federico Pontiggia, ha sottolineato l’altissima qualità degli otto progetti finalisti.
Per «Furore» la giuria ha parlato di «una scrittura vivida e spirituale» capace di dare forma a «una protagonista vitale, energica, elettrica», definendolo «una variante dei classici racconti di formazione» che conserva «il mistero, il dolore e la gioia di un’età in continuo movimento».
«Il vulcano non erutta mai davvero» è stato premiato «per l’indubbia e fascinosa capacità di associare survival movie e crime», esaltando «il cinema quale dispositivo di senso, artificio narrativo e beneficio d’invenzione».
A «Furore» è stata assegnata anche la Borsa di Studio Claudia Sbarigia da 1.000 euro per il talento nel raccontare l’universo femminile, con un ritratto definito «delicato e sfrontato di una gioventù alla ricerca di un proprio posto nel mondo».
Durante la serata è stato consegnato a Paolo Sorrentino il Premio Speciale Franco Solinas Quarantennale, realizzato per l’occasione dall’artigiano Dante Mortet. Il regista ha ricordato: «Ho grandi ricordi della mia esperienza con il Premio Solinas, momenti meravigliosi di divertimento e anche di apprendimento, sono molto felice di ricevere questo Premio».
La presidente e direttrice Annamaria Granatello ha definito il quarantennale «straordinario», sottolineando come il Premio «da 40 anni investe su una prospettiva» e sappia riconoscere gli autori «quando diventano importanti».
Per Lorenza Lei, amministratore delegato della Fondazione Roma Lazio Film Commission, il Premio è «un luogo raro e prezioso, dove le storie nascono prima ancora di diventare cinema». L’assessore Ilaria Portas ha poi aggiunto che «la Sardegna si conferma sempre più terra di cinema», mentre Gabriella Buontempo, presidente del Centro Sperimentale di Cinematografia, ha evidenziato il valore del Premio come «prezioso punto d’incontro e partenza» per i giovani autori.
La manifestazione, sostenuta da Mic – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Regione Lazio, Regione Sardegna e con il supporto di Rai Cinema, Allianz e Howden, ha riunito oltre 200 protagonisti della filiera cinematografica, confermando il Premio Solinas come faro per il futuro della sceneggiatura italiana.
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