Rocchi commenta ad Open Var il contatto Pasalic-Koné. L'arbitro Sozza: «Non è rigore, ma neanche simulazione»
- Redazione La Capitale
- 19 ore fa
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L'episodio di Roma-Atalanta e la revisione del Var, nel programma dedicato all'arbitraggio di Dazn

A una settimana dai fatti, il responsabile della Commissione Arbitri Gianluca Rocchi è tornato a parlare dell’episodio tra Pasalic e Koné durante Roma-Atalanta, nel corso del programma Open Var trasmesso su DAZN. L’azione in questione aveva inizialmente portato alla concessione di un rigore per i giallorossi, poi revocato dall’arbitro Sozza dopo l’intervento del VAR.
L’analisi della Sala VAR e la decisione dell’arbitro Sozza
Nelle fasi iniziali della trasmissione viene mostrato l’operato della Sala VAR, con l’analisi dei frame dell’azione incriminata. Successivamente, si sente la comunicazione dell'assistente VAR a Sozza:
«Ti suggerisco un On-Field Review per annullamento del rigore».
Il direttore di gara si reca quindi al monitor e commenta:
«Il contatto c’è, ma serve valutare se è da ammonizione...».
La risposta dalla Sala VAR precisa:
«Il contatto è lieve. Spetta a te decidere sull'ammonizione. Il giocatore cade, ma il difensore non completa il contrasto».
Alla fine, Sozza revoca il rigore e spiega a de Roon:
«Il contatto c'è: non è rigore, ma neanche simulazione».
Soulè che sente rimane incredulo.
Le parole di Rocchi sull'intervento del VAR
Gianluca Rocchi ha chiarito ulteriormente l’interpretazione arbitrale:
«Dal punto di vista del direttore di gara, il contatto poteva sembrare più evidente. Il VAR, però, offre un’inquadratura migliore e un’angolazione differente. Su questo tipo di interventi abbiamo lavorato molto e siamo riusciti a garantire coerenza. La nostra linea è quella di ridurre i rigori concessi per contatti lievi. I dati a fine stagione ci daranno conferme, ma al momento i risultati sono positivi. Seguendo questa impostazione, l’episodio non giustifica un penalty».
Simulazione o semplice caduta? Il chiarimento finale
Infine, Rocchi ha fatto chiarezza anche sul tema della simulazione:
«C’è differenza tra un contatto lieve e una simulazione. In questo caso, non è rigore ma non significa che sia una simulazione. Non dobbiamo passare il messaggio che, in assenza di rigore, si debba punire per simulazione. Quest’ultima è una decisione importante. La revisione è stata corretta e ben gestita».