Presentata al Coni la 27esima edizione del Mundialido: il calcio come strumento di integrazione
- Rebecca Manganaro
- 20 mag
- Tempo di lettura: 2 min
Malagò: «Avete costruito qualcosa di vero. Questo è sport, non politica»

È stata presentata questa mattina al Salone d’Onore del Coni la 27esima edizione del Mundialido, il torneo di calcio che coinvolge comunità straniere residenti in Italia. L’evento si è aperto alle 10.30 con la conduzione della giornalista Simona Rolandi, volto di Rai Sport, e l’intervento di Eugenio Marchina, fondatore e patron del torneo.
In sala, accanto a esponenti del mondo sportivo e istituzionale, erano presenti anche rappresentanti di ambasciate e consolati, oltre a ospiti come Max Tonetto e Jonis Bascir.
Durante la conferenza stampa sono stati annunciati i sei gironi eliminatori che vedranno in campo squadre composte da cittadini di 25 nazionalità diverse: dall’Egitto alla Colombia, dalla Romania al Bangladesh, passando per l’Italia.
Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha voluto sottolineare il valore dell’iniziativa: «Abbiamo ospitato tutte le edizioni in questa sala, ma ogni volta siete riusciti a sorprenderci. Lo stadio della Rustica pieno è la dimostrazione di quanto sia autentico quello che avete costruito. Questo non è un evento politico, è sport. E il fatto che parli d’immigrazione, che è un tema attuale, lo rende ancora più significativo».
Cerimonia inaugurale a La Rustica
Il torneo prenderà il via sabato 24 maggio alle 17.00, allo stadio Fiorentini di La Rustica, con la cerimonia d’apertura: banda musicale della polizia, sfilata delle squadre, e la consegna dei premi per la miglior coreografia e per Miss Mundialido.
A seguire, le prime due partite del Girone A. In campo anche l’Ecuador, campione in carica, che aprirà la fase a gironi alle ore 19.00.
Finale il 28 giugno con accesso all’Integration Cup
La squadra vincente alzerà il Trofeo Allianz e si qualificherà per la Integration Cup, torneo che riunisce le nazionali vincitrici dei principali campionati di calcio per l’integrazione in Europa: Madrid, Parigi, Katowice, Milano, Roma e Zaragoza.