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Tagliate alcune scuole, municipi e Campidoglio contro il dimensionamento voluto dalla Regione

Titty Santoriello Indiano

Aggiornamento: 9 gen

Le situazioni più critiche nei municipi IV, V e VII. L'assessora Pratelli chiede un incontro alla regione: «Accorpamenti insensati»

Dimensionamento scolastico, comune contro la regione Lazio
Scuola Alberto Sordi nel IV municipio

Fa ancora discutere la delibera sul dimensionamento scolastico varata dalla regione Lazio alla vigilia dello scorso Natale. Dopo le proteste del IV municipio, contrario al provvedimento come ha raccontato La Capitale, oggi è intervenuto anche il Campidoglio per contestare la nuova riorganizzazione della rete scolastica.


«Accorpamenti insensati»

«Non sono state prese in considerazione le proposte di riarticolazione della rete scolastica avanzate dai Municipi V e VII», ha dichiarato l'assessora alla Scuola capitolina Claudia Pratelli insieme alla presidente dell'omonima commissione Carla Fermariello e ai rappresentati municipali. Le proposte «che correggevano gli accorpamenti insensati decisi unilateralmente dalla regione» erano state elaborate e approvate sia dal Campidoglio che dalla Città metropolitana. «Ci domandiamo che senso abbia coinvolgere i consigli di istituto, municipi, comune e città metropolitana se poi vengono puntualmente disattese le loro valutazioni», hanno aggiunto  Annarita Leobruni, Cecilia Fannunza e Marcello Morlacchi, assessori alle Politiche educative del IV, V e VII municipio.


Il caso del IV municipio

La situazione più complessa riguarda il IV municipio dove verranno accorpati dal prossimo anno scolastico l'istituto comprensivo Alberto Sordi e il Giovanni Falcone da una parte; e l'istituto Giorgio Perlasca con il Giovanni Palombini dall'altra. Sulla vicenda era intervenuto, all'indomani della decisione della regione, anche il presidente Massimiliano Umberti: «Un Municipio che sta lavorando bene ha un solo modo per essere ferito, quello di colpire i più piccoli e le scuole», aveva detto Umberti aggiungendo che «la destra che governa la Regione lo ha fatto mentre era a tavola il giorno della vigilia di Natale. Uno sgradito regalo che i piccoli e grandi cittadini del IV Municipio,  non dimenticheranno», ha concluso Umberti.


Pratelli chiede un incontro alla regione

Mentre alcuni rappresentanti dei genitori hanno parlato di «una ferita», le scuole interessate protestano anche perché vedono ridotta l'offerta formativa. Il dissenso è stato raccolto dall'assessora Pratelli che ha chiesto un incontro urgente ai rappresentanti regionali. «Con questo atto la giunta regionale commette l'ennesima forzatura che non tiene conto delle proposte e delle esigenze territoriali», ha concluso.


Provvedimento contestato anche dai sindacati

Il percorso verso la razionalizzazione voluta dalla regione era stato contestato, oltre che dalle scuole, anche dai sindacati. Nella riunione della conferenza permanente per l'istruzione del 5 dicembre scorso - che ha esaminato le proposte di accorpamento e riorganizzazione delle scuole - la Cisl Scuola aveva espresso preoccupazione per l'assenza di un coinvolgimento adeguato delle istituzioni scolastiche nel processo di dimensionamento. La riunione precedente, del 25 novembre, era stata, invece sospesa, proprio su richiesta delle organizzazioni sindacali.




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