Referendum: la rivincita di Garbatella e la sorpresa del VII municipio, ecco come è andato il voto a Roma
- Titty Santoriello Indiano
- 11 ore fa
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I dati, rispetto al voto dell'elettorato di centro-sinistra, presentano qualche novità: l'VIII municipio chiude con un risultato migliore rispetto ai territori del centro superando anche il II municipio in termini di affluenza. Il centro storico non rientra nella top five e viene superato dal XII municipio che si posiziona alle spalle del VII

Da Montesacro ad Ostiense dal Prenestino labicano a San Lorenzo: in alcune sezioni elettorali di diversi quartieri di Roma è stato raggiunto il quorum al referendum dell'8 e 9 giugno. Se la media cittadina dell'affluenza si è fermata al 36 per cento, ci sono dei casi in cui si è sfiorato il 60. I dati questa volta, rispetto al voto dell'elettorato di centro-sinistra, presentano qualche novità: l'VIII municipio chiude con un risultato migliore rispetto ai territori del centro superando anche il II municipio in termini di affluenza che, invece, alle scorse elezioni europee, aveva raggiunto il 53 per cento di votanti (oltre 10 punti in più della media di Roma). Il centro storico, a sorpresa, non rientra nella top five e viene superato dal XII municipio che si posiziona alle spalle del VII. Qui le reti civiche di sinistra hanno, probabilmente, contribuito a portare più persone alle urne.
Da Montesacro a San Lorenzo, le sezioni oltre il quorum
Il miglior risultato cittadino al referendum sui diritti e la cittadinanza si è registrato alla sezione 74 a piazza Monte Baldo nel quartiere Montesacro con un’affluenza oltre al 59 per cento. In zona Ostiense, a Largo Leonardo da Vinci, nella sezione 1264, è andato a votare il 58 per cento dei cittadini. A seguire, sempre ad Ostiense, c'è la sezione 1259. Oltre il 56 per cento di affluenza per la sezione 399 in via dei Sardi a San Lorenzo. Stesso risultato per la 471 nel quartiere Prenestino Labicano.
La rivincita dell'VIII municipio
Se nelle precedenti tornate elettorali l'VIII municipio ha registrato risultati positivi per il centro sinistra e la sinistra senza mai superare i territori del centro, questa volta li stacca, in termini di affluenza al referendum, di vari punti percentuali. Nel municipio di Garbatella, infatti, è andato a votare circa il 44 per cento dei cittadini a fronte di poco più del 37 per cento del I e del 39, 5 del II. Ma, in un quadro generale di sconfitta, «c'è ancora tanto lavoro da fare», ha detto il presidente dell'VIII municipio Amedeo Ciaccheri. In primis «accorciare le distanze tra le persone e le istituzioni, un tema che da molti anni è la vera priorità democratica». «Spiace sottolineare come, a fronte degli appelli alla partecipazione e della retorica politica utilizzata in occasione delle amministrative o politiche, abbiamo ascoltato parole di totale disinteresse alla partecipazione democratica dai banchi del Governo», ha aggiunto il presidente.
«In questo contesto rimane la soddisfazione per un municipio (l'VIII, ndr) che si è distinto a livello cittadino grazie alla tensione democratica e al lavoro condiviso dal comitato referendario territoriale con la partecipazione delle istituzioni di prossimità. Anche perché i temi come il diritto di cittadinanza e le tutele nel mondo del lavoro sono stati al centro delle iniziative pubbliche e del programma di governo dell'amministrazione che ho l'onore di guidare», ha concluso Ciaccheri.
La sorpresa del VII municipio
La sorpresa elettorale di questo voto referendario giunge dal VII municipio - tra Appio Claudio, Appio latino e Tuscolano - dove l'affluenza è arivata al 40,3 per cento. «Evitiamo toni trionfalistici perché è evidente che speravamo in altri risultati», ha subito chiarito il presidente Francesco Laddaga. «Ma se consideriamo che anche alle elezioni politiche l’astensione è, di fatto, intorno al 40 per cento e che a livello mediatico si è parlato poco di questo referendum senza contare gli inviti del centro destra a disertare le urne, da Roma viene comunque un segnale importante», ha sottolineato Laddaga. Il risultato in VII municipio per il presidente «è il frutto di un lavoro sul territorio».
«Sia come politica che come amministrazione abbiamo sposato con convinzione la campagna referendaria che ci ha anche permesso di tornare in piazza a parlare di diritti e di lavoro».
Inoltre «c'è stata l’attività del comitato che aveva come nucleo la Cgil» ma che ha coinvolto anche «l’Anpi, la rete degli studenti medi, le associazioni e i comitati di zona che hanno fatto un lavoro enorme in sinergia con le forze politiche». Insomma «si sono messe insieme tante parti politiche e civiche con cui stiamo collaborando, i risultati si vedono e e ci fanno ben sperare per il futuro», ha concluso Laddaga.
«Lavoro e cittadinanza: i temi delle prossime elezioni politiche»
«Non si è raggiunto il quorum ma siamo in una situazione in cui oltre 14 milioni di persone in Italia sono andate al voto su temi molto precisi non rispondendo all'appello della leader Meloni o di Salvini», ha commentato Elio Tomassetti, presidente del XII municipio, il quarto - dopo l'VIII, il VII e il II - in cui si è registrata maggiore affluenza.
«Quasi 15 milioni di italiani e centinaia di migliaia di romani, tra cui anche tanti del nostro territorio, hanno dato una linea chiara in merito ai temi del lavoro e della cittadinanza su cui in futuro si giocheranno le elezioni politiche. «E' imbarazzante sentire chi governa dire "siamo più forti di prima". Al contrario si dovrebbe fare una profonda riflessione perché tante persone hanno dimostrato di voler approfondire questi argomenti nonostante non ci sia stata una adeguata campagna informativa al referendum», ha concluso Tomassetti.

La sezione record
La sezione che ha raggiunto la maggiore affluenza a Roma si trova nel quartiere Montesacro al III municipio. «In diverse sezioni elettorali si è superato il 50 per cento dei votanti come ai seggi di piazza Monte Baldo, viale Adriatico e viale Carnaro», ha detto il presidente Paolo Marchionne. «Un dato di partecipazione democratica preziosa che si consolida anche in questa consultazione referendaria», ha aggiunto. «Purtroppo si conferma anche una disaffezione al voto in altre zone del municipio, un dato su cui riflettere», ha ammesso il presidente. «Penso sia stato giusto invitare a votare e sbagliato istituzionalmente dare indicazioni diverse», è il commento della presidente del IX municipio Titti Di Salvo. «In una fase storica in cui l'affezione al voto è così indebolita, qualsiasi segnale che non contrasta questa tendenza è un errore», ha aggiunto. «Certamente il voto è un diritto - ha precisato la presidente - e non un obbligo ma è opportuno contestualizare la fase storica. Noi abbiamo lavorato in questo senso, da un punto di vista istituzionale», ha concluso Di Salvo.
La sezione sotto il 10 per cento di affluenza e i municipi in cui si è votato di meno
Nello stesso municipio in cui si registra uno dei migliori dati cittadini, il VII, c'è anche la sezione dove il dato dell'affluenza è il più basso della città. E' la 1075, nel quartiere Don Bosco, in cui ha votato meno del 10 per cento dei cittadini. Da un punto di vista territoriale è, invece, il XV municipio quello in cui il minor numero di aventi diritti si è presentato alle urne con il 27, 4 per cento. E' seguito dal VI, l'unico a Roma governato dal centro destra, con il 27, 7 per cento di affluenza. Poi c'è il X con il 32,8 per cento, il XIII con l 33,2 per cento e il XIV con il 33,6 per cento.