Esplosione in via dei Gordiani, arriva l'ok ai lavori per la scuola Balzani: stanziati oltre 2 milioni
- Camilla Palladino
- 5 ore fa
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L’intervento è stato finanziato con un assestamento di bilancio approvato nelle scorse ore dalla giunta capitolina

Partiranno entro settembre i lavori per la messa in sicurezza e la riqualificazione della scuola Romolo Balzani, nel quartiere Prenestino-Gordiani. A darne notizia è l’assessora capitolina ai Lavori pubblici Ornella Segnalini, che nella giornata di martedì 15 luglio ha effettuato un sopralluogo sul posto insieme ai tecnici del dipartimento e di Risorse per Roma per valutare l'entità dei danni provocati dall'esplosione di un distributore Gpl in via dei Gordiani avvenuta lo scorso 4 luglio. L’intervento, del valore di 2 milioni e 135mila euro, è stato finanziato con un assestamento di bilancio approvato nelle scorse ore dalla giunta capitolina. «Un intervento concreto, necessario e da avviare in tempi rapidi – ha dichiarato Segnalini – per restituire alla comunità scolastica un edificio sicuro, efficiente e adeguato agli standard attuali di comfort e sostenibilità».
Gli interventi previsti alla scuola Balzani
Le opere previste comprendono la sostituzione completa degli infissi, il ripristino dei muri perimetrali e delle tramezzature interne danneggiate, la demolizione e ricostruzione della scala esterna, la messa a nuovo degli impianti compromessi e ulteriori lavori di efficientamento energetico. Risorse per Roma completerà entro la prossima settimana il computo metrico estimativo, mentre il dipartimento capoitolino ha già a disposizione un accordo quadro per avviare i cantieri nei tempi previsti. Nella stessa giornata è stata riattivata l’illuminazione del parco di Villa De Sanctis, anch’essa interrotta a seguito dell’esplosione. Areti ha completato l’intervento ripristinando la cabina elettrica e i cavi danneggiati.
I danni dopo l'esplosione
Dopo l'esplosione infatti quasi tutti gli infissi dell'istituto erano andati distrutti, i pilastri portanti avevano riportato lesioni visibili ed erano state segnalate possibili cavità sotterranee che necessitano di verifiche tecniche più approfondite. Lunedì 7 luglio un primo sopralluogo congiunto tra il V municipio, i vigili del fuoco e la commissione stabili pericolanti aveva confermato l’inagibilità dell’edificio. L’assessora municipale alla Scuola Cecilia Fannunza aveva escluso il rientro degli alunni per il nuovo anno scolastico: «La Balzani non è recuperabile entro settembre», aveva spiegato, annunciando la riallocazione dei 62 bambini iscritti in altre sedi del quartiere, con l’impegno a garantire la continuità didattica con le stesse insegnanti.
Le proteste dei genitori e la risposta della Regione Lazio
La comunità scolastica, già da tempo in allarme per la presenza di un’azienda di trattamento metalli confinante con il giardino della scuola dell’infanzia, aveva denunciato più volte le condizioni di rischio. Dopo l’esplosione, i genitori dell’istituto comprensivo Simonetta Salacone – di cui la Balzani fa parte – avevano parlato a La Capitale di «una tragedia annunciata», chiedendo l’intervento urgente delle istituzioni. Alla mobilitazione dei genitori ha risposto anche la Regione Lazio. L’assessore all’Ambiente Edoardo Annucci aveva ammesso a La Capitale che «in aree un tempo industriali oggi convivono scuole, abitazioni e attività produttive», sottolineando l’urgenza di aggiornare il quadro normativo per tutelare i residenti e i minori.