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Grottaferrata, il 26 giugno la XXIII Giornata Nazionale della Prevenzione Cardiovascolare e Respiratoria

  • Immagine del redattore:  Redazione La Capitale
    Redazione La Capitale
  • 24 giu
  • Tempo di lettura: 2 min

All’INI torna il congresso ideato dal Prof. Carlo Gaudio: focus su stili di vita, diagnosi precoce e terapie innovative. In Italia 230mila morti l’anno per patologie cardiovascolari

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Si terrà mercoledì 26 giugno, nella storica aula dell’Istituto Neurotraumatologico Italiano (INI) fondato dal Prof. Delfo Galileo Faroni, la XXIII edizione della Giornata Nazionale della Prevenzione delle Malattie Cardiovascolari e Respiratorie. L’iniziativa è promossa dal Prof. Carlo Gaudio, in collaborazione con i docenti dell’Università La Sapienza di Roma.


È il congresso più longevo in Europa sul tema della prevenzione delle patologie cardiovascolari e respiratorie, fondato nei primi anni 2000, e quest’anno sarà seguito – in presenza e in collegamento con numerose sedi universitarie – da circa 200 specialisti in cardiologia, pneumologia, medicina interna e dello sport.


Il peso delle malattie del cuore e dei polmoni

Secondo i più recenti dati dell’Istituto Superiore di Sanità (report ISTISAN, 2025), in Italia ogni giorno muoiono circa 630 persone per cause cardiovascolari – più di 25 ogni ora – e oltre 170 per malattie respiratorie. «Le sole patologie cardiovascolari – spiega il Prof. Gaudio – provocano circa 230mila decessi all’anno nel nostro Paese, ovvero il 30,8% del totale: 33,4% nelle donne e 28,1% negli uomini».


Nonostante i grandi progressi in campo medico e farmacologico, il costo economico e sociale resta enorme: «Le spese dirette legate a queste malattie superano i 41 miliardi di euro all’anno, pari al 30% della spesa sanitaria complessiva», sottolinea Gaudio.


I fattori di rischio: una vita più lunga senza fumo, diabete e obesità

Un recente studio del Global Cardiovascular Risk Consortium pubblicato sul New England Journal of Medicine il 30 marzo 2025 ha evidenziato che i cinque principali fattori di rischio – ipertensione, ipercolesterolemia, diabete, fumo e obesità – sono alla base di oltre la metà degli eventi aterosclerotici.


«Chi convive con tutti e cinque i fattori – riferisce Gaudio – aumenta il rischio del 38% se uomo, e del 24% se donna. Al contrario, chi ne è privo guadagna oltre 13 anni di vita in salute se donna, e più di 10 se uomo».


Da qui l’appello del presidente della Fondazione PAS – Prevenzione, Alimentazione e Salute:

«La prevenzione deve cominciare presto, sin dalla giovane età, con corretti stili di vita, alimentazione sana e diagnosi precoci. Come ammoniva Ippocrate: “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”».


Le autorità attese all’apertura del Congresso

All’apertura ufficiale del congresso (giovedì 26 giugno, ore 13:30) sono attesi gli interventi di:

  • Mons. Vito Serritella, Officiale Vaticano per i Testi Legislativi

  • On. Marcello Gemmato, Sottosegretario alla Salute

  • Prof. Cesare Mirabelli, Presidente Emerito della Corte Costituzionale

  • Dott. Cristopher Faroni, Presidente del Gruppo INI

  • Dott.ssa Jessica Veronica Faroni, Manager Sanitario del Gruppo INI

  • Prof. Vittorio Donato, Presidente del Comitato Scientifico del Gruppo INI


L’appuntamento rappresenta non solo un momento di aggiornamento scientifico, ma anche un’occasione per rilanciare l’importanza della prevenzione come pilastro del sistema sanitario nazionale.

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